SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI |
Indice dei Capitani di ieri / Captains of yesterday |
Note di Gio Bono Ferrari (1934), riadattate al presente Sarà bello, molto bello, poter illustrare un giorno, in concisi medaglioni biografici, tutte le figure degli odierni Comandanti dei Transatlantici e dei Cargo; dei Macchinisti Navali, dei superstiti Capitani dei Velieri, dei valorosi Nostromi e di quei giovani e colti Ufficiali Camogliesi che portano, con perizia ed ardimento, i più grandi vapori italiani attraverso i mari del mondo. Con queste pagine, rendiamo onore un doveroso omaggio agli anziani Capitani della Vecchia Guardia, a tutti quei superbi Lupi di mare che contribuirono validamente a conservare alla nostra Camogli l'ambito titolo di prima città marinara d'Italia. Ricordiamoo quella bella schiera di Capitani che vissero ancora l'epopea della vela e che a quarant'anni ebbero l'ardire e l'audacia di balzare sui Cargo e sui Vapori d'allora, di prenderne con ferma mano il comando e di portarli con perizia per tutti i porti del mondo, vivendo così le due epoche della marina mercantile. Ricordiamo gli anziani Armatori Camogliesi, audaci e lungimiranti e di quei meravigliosi vecchi Capitani di mare già a riposo, i quali, sopravvenuta la guerra, abbandonarono Piazza Schiaffino, spolverarono i i cronometri ed i sestanti e salirono di nuovo sui ponti di comando, per cantare ancora una loro canzone d'ardimento. Ricordiamo i giovani e i meno giovani, di quelli che rimasero feriti e che ebbero meritate medaglie e con decorazioni anche straniere. Non dimentichiamo quei coraggiosi e sereni Macchinisti Navali che stettero sotterrati per delle settimane negli antri allagati delle loro macchine, lottando con tutte le fatalità, riparando con le unghie e con i denti i macchinari rotti, contribuendo così alla salvezza del vapore e dei fratelli di Coperta. Sono i silenziosi e colti Macchinisti Navali Camogliesi che si trovavano al Comando e alla Direzione di quell'enorme complesso di macchine e congegni dei Super Transatlantici, quei Macchinisti che mietevano così pochi onori, ma che avevano e hanno così tante responsabilità e che nella Grande Guerra fecero vedere di quale metallo erano i macchinisti forgiati nella Sezione Macchinisti dell'Istituto Nautico di Camogli. Continueremo a raccontare e scrivere queste cose perchè i fatti, le azioni e gli eroismi dei Camogliesi sono tanti e tutti belli e tentano e invitano oltremodo la penna. Verrà un giorno chi narrerà le gesta, gli ardimenti, i sacrifici e gli atti di bontà della gente nata e cresciuta in questa terra, che in antico fu chiamata "la Conca d'Oro" per il suo clima e per le sue bellezze. La forbita penna, forse, balzerà fuori da quel meraviglioso semenzaio di perfetti gentiluomini e di audaci Capitani di mare che si chiama l'Istituto Nautico di Camogli. E così sia. Riprendendo le parole di G.B. Ferrari, ci piacerebbe paragonare la sua "forbita penna" con questa pagina Web. Vorremmo infatti narrare, periodicamente, la storia di un Capitano o Macchinista Camogliese, raccontarne la storia o come lo definisce Ferrari, illustrare il medaglione di uno di essi. A questo scopo, abbiamo scelto delle grandi figure nella nostra Marineria, così, per iniziare. Per i prossimi medaglioni, aspettiamo anche i contributi (foto, storie) dei nostri Soci o simpatizzanti. Nota: Gli interessati hanno accettato di esporre i loro dati informativi secondo le norme della legge 196/2003 (Codice in materia dei dati personali). Notes by Gio Bono Ferrari (1934), adapted to the present time It will be beautiful, really beautiful to show one day, in biographic and detailed lockets, all the Captains' characters of the Liners and Cargo ships. Also those ones of the Naval Engineers, those ones of the surviving Captains of the sailing ships, of the valorous Bosuns and of those young and cultured Officers from Camogli who carry, with skill and daring, the gratest steam ships on all the seas of the world. By these pages, we pay the tribute to the elderly Captains of the Old School, to all those proud sea perches who contributed to maintain the title of "Camogli, first maritime city of Italy". We remember that beautiful team of Captains who still lived the Golden Age of Sail and that, when they were 40 years old, they dared to jump both, on cargo and the steam ships, to take over the command and steer them, with skill, at all the world ports. In that way, they lived in between the two ages of the merchant marine. We also remember the elderly Shipowners from Camogli, daring and farsighted and those splendid old Sea Capitans, already retired, who abandoned Schiaffino Square when the war started. They dusted their chronometers and sextants and boarded again the ship bridges, to sing again their daring song. We remember the young ones and the less young ones, those who were wound and who deserved a medal along with foreign decorations as well. We do not forget those brave and peaceful Naval Engineers who stayed buried for weeks in the flooded alleyways of the engine rooms, fighting against all mishaps, repairing by nails and teeth the damaged machineries, contributing in this way to both, the salvation of the steam ship and the life of the brothers of the Deck Department. These are the silent and cultured Naval Engineers of Camogli, the same who were at the control of that huge plants of machinery and gears on board the super liner. Those Engineers who picked up only a few awards, though they had a lot of responsibilities and that during the First World War showed of which metal were done the Engineers forged at the Nautical School of Camogli. We will keep writing these matters because the events, the actions and the heroisms of the seafarers from Camogli are many and all are beautiful to know...and certainly, they hardly try to write each of their stories. A day will come, when somebody will finally write about the exploits and the darings, the sacrifices and the good will actions of the people who was born and grown up here, that in the old days was called the "Golden Valley" because of its climate and for its beautiful spots. The refined pen to write about all this , maybe, will jump out from that seed bag of perfect gentlemen and brave Sea Captains named "Nautical School of Camogli". Following up the words of Mr. G.B. Ferrari, we would like to compare his "refined pen" to this webpage. Indeed, we will attempt to relate, periodically, the story of a Captain or a Naval Engineer from Camogli, to tell about his "locket", as defined by Mr. Ferrari, and show all the information related to this character. For this regards,, we have chosen the person below, just to start. About the next lockets, we are wating for some contributions (pics, stories) of our Associates or Supporters.
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