“… verso i primi anni ’50, feci domanda presso una grande società italiana per essere assunto nei suoi equipaggi. Mi fu consigliato di tentare, poichè “il momento era favorevole”. Mi presentai quindi nella sede di quella società. La bella segretaria che mi accompagnò verso l’ufficio equipaggio, mi consigliò di “fare un viso più consono a quell’occasione”. Entrai nell’ufficio del responsabile del personale e, dopo il chiarimento di alcune informazioni sulla mia preparazione tecnica, fui finalmente assunto. Quando uscii da quell’ufficio, la stessa bella segretaria mi riaccompagnò all’uscita. Incuriosito dalla sua precedente battuta, le chiesi che cosa intendesse con “fare un viso più consono a quell’occasione”. Mi rispose, frettolosamente, che avevo una faccia….poco raccomandabile! Ovviamente m’innervosii e le dissi seccato che ero un macchinista e non un attore!
Il resto della conversazione non posso ripeterlo in questa sede… per cui l’epilogo dell’episodio suddetto mi precluse di lavorare con quella compagnia e mi permise invece di continuare la mia carriera nella bella sequenza che si è verificata negli anni a seguire.”
Così racconta un nostro Socio durante una piacevole conversazione nei primi anni 2000. A quell’epoca raccogliemmo varie riflessioni di nostri iscritti; l’obiettivo dell’iniziativa era di risaltare nel tempo le voci di quei naviganti che rappresentano la più schietta linfa del Capitano Marittimo.
Oggigiorno possiamo sicuramente affermare che quell’antologia ha sicuramente raggiunto il suo scopo divulgativo.
Leggi qui – nel nostro Sito Storico – le “quattro chiacchiere” dei Capitani del passato.