Lo scorso 23 maggio, due membri della Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli, i Capitani Bruno Malatesta e Andrea Olivari, hanno fatto visita allo Yacht Club Italiano di Genova, fondato nel 1879.
I due Capitani si sono incontrati col Presidente del noto sodalizio, Dott. Carlo Cameli, col quale i Capitani di Camogli hanno un tradizionale e amichevole legame. I due Soci – tra l’altro – hanno chiesto informazioni della nave laboratorio Elettra di Guglielmo Marconi che ha avuto connessioni con il Club e con la nostra Città.
Il Dott. Carlo Cameli, Presidente dello Yacht Club Italiano con
la mattonella della Società Capitani raffigurante il passaggio
della motocisterna “Carlo Cameli” a Camogli nel 1964
Lo scienziato frequentò molto lo Yacht Club poiché era membro insieme con la consorte Maria Cristina Bezzi-Scali e poi perché, nel 1930, effettuò proprio presso il Club il celebre esperimento dell’accensione via radio delle luci del municipio di Sydney in Australia.
Il guidone personale del presidente Carlo Cameli
Splendido modello dell’Elettra conservato nella sede dello Yacht Club Italiano
Ma non solo. L’ultimo Capitano dell’Elettra fu Girolamo Stagnaro di Riva Trigoso, poi divenuto residente a Camogli. Stagnaro comandò lo yacht nel famoso periodo degli esperimenti nel Golfo Tigullio nel 1934 sino alla scomparsa dello scienziato nel 1937; a bordo lavorò anche il Marinaio camogliese Vittorio Laviosa (vedi qui).
L’Elettra ormeggiata al porticciolo Duca degli Abruzzi durante un disarmo, (immagine tratta dall’articolo “L’Elettra e la Liguria” di Piero Pastorino/1984)
Durante la visita, il Presidente Cameli ha illustrato ai due Soci quelle caratteristiche del Club che riguardano la Gente di Mare in generale:
L’offerta nautica
Lo YCI, oltre ai corsi velici per gli allievi, ha una propria squadra agonistica. Le derive a disposizione di chi vuole addestrarsi o competere spaziano dalle classi olimpiche come Optimist, Laser, 420, 470; poi vi sono due grandi barche a vela con motore ausiliario, Elo II e Grampus, di 13 e 18 metri e le immancabili tavole.
L’ala destra della sede dello Yacht Club Italiano al porticciolo “Duca degli Abruzzi” di Genova
I Soci
Attualmente ci sono circa 1.000 Soci iscritti i quali ovviamente possono ormeggiare la loro barca nel porticciolo del Club, godere di tariffe agevolate, aderire alle iniziative sociali, frequentare il ristorante e la sede estiva di Portofino.
La sicurezza a bordo
Durante le lezioni, vengono enfatizzati i regolamenti internazionali e di club riguardanti la sicurezza personale e quella di navigazione. Ovviamente gli stessi riguardano sia le situazioni competitive che quelle di semplici spostamenti. Un altro aspetto che viene largamente disseminato è la protezione e tutela dell’ambiente; chi va per mare anche per motivi agonistici è perciò informato su come evitare e come segnalare eventuali anomalie dell’ecosistema marino.
Scorcio del porticciolo “Duca degli Abruzzi”
Gli eventi più rilevanti organizzati dal Club
Sono certamente la Regata della Giraglia che si tiene generalmente a giugno, la prossima sarà dall’8 al 15. La competizione prevede delle regate costiere nell’area di St. Tropez e poi la gara vera e propria di 241 miglia, da St. Tropez alla Giraglia (Corsica) e arrivo a Genova. Queste competizioni sono riservate agli scafi maggiori di 9,14 metri.
C’è poi la molto partecipata Millevele in occasione del Salone Nautico di Genova, in autunno. La gara è aperta ad ogni tipo di imbarcazione a vela.
Infine, le Regate Primavera di Portofino che si tengono verso i primi di maggio; queste competizioni sono riservate agli scafi maggiori di 50’ (16 metri circa).
Per disseminare questi eventi, lo Yacht Club si avvale spesso della copertura televisiva dell’emittente genovese Primocanale TV.
Scorcio del porticciolo “Duca degli Abruzzi”
La prossima America’s Cup
Il Club non parteciperà alla prossima Louis Vuitton/America’s Cup a Barcellona, sarà solo spettatore. Ciò è dovuto a varie strategie che certi consorzi velici adottano prima della famosa competizione. Da notare che, Patrizio Bertelli, patron di Prada, il consorzio che presenterà Luna Rossa a Barcellona, è socio dello YCI.
La Compagnia Cameli e Camogli
Esattamente 60 anni fa, il 7 giugno 1964, una nuovissima nave cisterna della Flotta Cameli partiva da Genova per il suo viaggio inaugurale. Si trattava della Carlo Cameli di ben 91.000 tonnellate di portata, lunga 264 metri, ovvero la più grande in Italia di quegli anni. A bordo c’erano il Comandante Giuseppe Antola (Paōlìn), il Direttore di Macchina Carlo Oneto (Ō Fōrnâ), il Primo Ufficiale Nino Casareto, il Secondo Ufficiale Enrico Ravasi, il Cuoco Paolo Viacava (Ō Binellō), tutti di Camogli.
1964: la “Carlo Cameli” al suo viaggio inaugurale, passa davanti a Camogli per il tradizionale saluto alla Casa dei Marinai e alla Città (immagine archivio Ravasi)
Loghi originali della della flotta Cameli
La grande unità aveva deviato dalla sua rotta per passare nelle vicinanze di Camogli per salutare la Casa dei Marinai e gli abitanti che s’erano raccolti sul lungomare. Quando la Carlo Cameli fu all’altezza della residenza degli anziani naviganti, emise tre poderosi fischi lunghi in segno di saluto ai marittimi, alla Città e alla sua formidabile tradizione marinara. La nave proseguì quindi per Port Said per il suo primo itinerario operativo.
Mattonella in ceramica data in omaggio al Presidente Cameli;
l’opera è dell’artista camogliese Alessia Ratti
Crest dello Yacht Club Italiano dato in omaggio alla Società Capitani e Macchinisti Navali
Al termine dell’incontro, oltre lo scambio dei saluti, c’è stata la consegna reciproca del crest del sodalizio genovese ed una mattonella in ceramica raffigurante la nave Carlo Cameli. Il crest dello YCI sarà esposto nella prestigiosa Sede della Società Capitani e Macchinisti Navali con targa esplicativa, a ricordo degli estesi rapporti tra la Gente di Mare di ogni provenienza.=
Bruno Malatesta