Parliamo qui delle guardie di sicurezza sulle navi, cioè coloro che hanno il compito di salvaguardare l’ordine e la condotta delle persone che navigano, siano esse equipaggio o passeggeri.
E’ probabile che la necessità di avere dei sorveglianti iniziò quando il traffico marittimo vide nell’800 l’aumento di passeggeri o meglio di emigranti. E’ poi utile dire che la nave aveva ed ha la duplice funzione di mezzo di trasporto e di struttura sociale mobile. Se ne deduce perciò che l’ordine a bordo deve essere garantito con tolleranza zero: tale obiettivo lo si è poi esasperato in questi ultimi anni con le minacce terroristiche.
Perciò non è lavoro semplice quello della guardia di sicurezza: un tempo tale mansione era svolta dal personale di Coperta, che disponeva pure di qualche camera di isolamento. Poi, venne introdotta dalle norme vigenti la figura del “Capitan d’Armi”, che era equiparato al Secondo Nostromo.
Successivamente, quando il traffico d’emigrazione cessò, iniziò il crescente flusso passeggeri e se prima la disciplina di bordo doveva essere assicurata con equipaggi ed emigranti, il Capitan d’Armi si trovò in seguito a far rispettare le regole della nave a passeggeri che avevano pur sempre pagato un biglietto: non era perciò una situazione semplice da gestire.
Foto di una nave passeggeri degli anni ’60, dove a bordo c’era ancora il “Capitan d’Armi”
Ovviamente i costumi sociali mutarono a bordo delle navi passeggeri (e poi da crociera) che ospitavano sempre più gente: oggigiorno certe unità accolgono anche 5000 persone, tra passeggeri ed equipaggio!
Come in costa, anche in mare si verificavano nuovi reati disciplinari ai quali il Comando Nave doveva assolutamente applicare la legge di sicurezza ed evitare infine la pubblicità negativa conseguente. Praticamente tramontò la figura del Capitan d’Armi e sorse quella del “Security Officer”, in gergo nominato “SecO”. Venne così organizzato un dipartimento che rapportasse direttamente al Comando e che avesse dimestichezza coi reati più comuni sulle navi e, soprattutto, venne dotato di sofisticati mezzi tecnologici di controllo.
I pionieri di quei nuclei furono – come già detto – alcuni Marinai della sezione Coperta; poi, quando si intese che la struttura sociale delle navi da crociera stava progredendo, vennero assunti in maniera quasi globale prima Israeliani, poi Inglesi, poi Indiani.
Militari Gurkha del passato – (pubblico dominio – Wikimedia)
Un nostro Socio ricorda che in un periodo su certe navi da crociera erano imbarcati come “Security Guard” i famosi “Gurkha”, cioè ex-soldati Nepalesi, celebri per la loro fiera dedizione militare.=