Quando si parla di geografia si percepisce l’impressione di sapere tutto di essa, forti del sostegno del navigatore che dall’alto veglia sui nostri spostamenti e aver magari la mente già proiettata in probabili viaggi interplanetari.
Con immaginazione e desiderio di scoperta, imbarchiamoci invece in questo percorso verso l’aspetto squisitamente geografico dei “punti di inaccessibilità”.
Alcuni punti di inaccessibilità: i gialli, riferiti alla distanza in mare dalle coste e quelli rossi, da quella a terra
Questi luoghi distano maggiormente dalle coste (a scuola diremmo il luogo di posizione della massima distanza dalla costa), perciò li troviamo sia in alto mare e sia al centro dei continenti. E’ evidente che queste posizioni hanno valore “social-geografico”, poiché a parte l’aspetto statistico, il viaggio per raggiungerli – siano essi in mare o in terra – è comunque insidioso per le tempeste in oceano e per le asperità del terreno, come pure delle avverse e comuni condizioni climatiche.
Ovviamente a noi interessano quelli in mare.
Il punto d’inaccessibilità Nemo situato nell’oceano Pacifico meridionale
Il punto Nemo è uno di essi. Il nome di tale posizione, ispirato alla geniale fantasia di Jules Verne, è appunto il luogo di massima distanza dalla costa e si trova nell’oceano Pacifico meridionale a ben 2.600 chilometri dalla terra più prossima. La sua notorietà non è legata alle questioni nautiche bensì a quelle dello spazio; i suoi dintorni infatti sono utilizzati dagli enti spaziali per l’ammaraggio dei detriti satellitari che affondano in quelle acque remote, lontani dalla civiltà. Lo stesso punto è poi riferito allo spazio intorno alla Terra anche perché quando la Stazione Internazionale transita periodicamente sopra Nemo, rappresenta il nucleo umano più prossimo ad esso!
Nave da crociera durante il passaggio della linea del cambio di data
Come è noto, esiste una parte di viaggiatori appassionati di visitare i luoghi dei primati come ad esempio ammirare il faro più alto del mondo, l’isola più remota o la profondità più bassa. Si ricorda qui quel progetto, non realizzato, del 31 dicembre 1999, quando una nave da crociera doveva trovarsi sulla linea di cambio data, nei pressi della longitudine 180° Est/Ovest in oceano Pacifico alla mezzanotte: i suoi ospiti sarebbero stati i primi ad entrare nel nuovo millennio!
E in questo territorio di viaggi e primati, appare un altro punto di inaccessibilità, quello nei pressi del Polo Nord. V’è notizia infatti che una splendida nave da crociera visiterà quella parte di mare che – attenzione – non coincide col Polo, anzi dista da esso circa 600 chilometri.
Il punto d’inaccessibilità del continente antartico
Una nota a parte merita infine il punto dell’Antartide: si trova ovviamente al centro di quel continente, ma la sua posizione muta a causa delle continue variazioni di forma delle coste ghiacciate di quella terra.
Termina qui lo scritto su un aspetto forse sconosciuto della nostra geografia; discorrere del nostro pianeta aiuta certamente a rispettarlo.=