Raccontare di una crociera intorno al mondo non è cosa facile. Abbiamo chiesto al Socio, Raffaele Broggi, giovane ufficiale diplomato al nostro Istituto Nautico, di inviarci quando possibile delle immagini o delle impressioni sull’esperienza di quel lungo viaggio.
Raffaele è imbarcato sulla splendida MSC Magnifica, partita da Genova lo scorso 5 gennaio e prevista ritornare sotto la Lanterna il prossimo 6 maggio! La nave effettuerà il giro transitando per Ovest, cioè attraverserà nell’ordine Atlantico, Pacifico e Indiano. Domani, 14 gennaio, toccherà Mindelo, nell’arcipelago di Capo Verde, Africa Occidentale.
Gli argomenti da documentare in un’esperienza così significativa sono effettivamente numerosi anche perchè fare un giro intorno al mondo su nave “allarga davvero l’area di coscienza di chi lo vive.”
La “MSC Magnifica” in bacino a Malta, prima della crociera intorno al mondo (foto R. Broggi)
E chi è a bordo, una volta in oceano, sembra quasi scordare la routine dell’ambiente crocieristico per interessarsi a cose più globali, più essenziali. E’ forse simile alla sindrome che assale gli astronauti quando fluttuano a chilometri di distanza dalla Terra, cioè quando un pò di filosofia fa capolino tra le abitudini della vita. Ma ecco un’altro fenomeno di lunga crociera: quello dei “primati”! Intanto viene subito spontaneo chiedersi quanti chilometri (ma anche miglia marine) percorrerà la nave fino al 6 maggio? E dove sarà il punto dove la profondità del mare è maggiore? Ma anche: quando passeremo la linea di cambio data in Pacifico (cioè con rotta a ponente/Ovest), cambieremo sì la data di un giorno avanti (rotta a ponente, data crescente), ma mi chiedo: vivrò quel giorno comunque interamente o solo parte di esso?
Intorno al mondo…
E il Sole, che a Camogli a mezzogiorno è sempre a Sud, potrà invece succedere che navigando in Nuova Zelanda culminerà a Nord? E poi, vedremo la “Croce del Sud”? E’ davvero verso Sud come la Polare lo è per il Nord? Come pure: chissà che divertimento alla Festa del Passaggio all’Equatore! Visto che l’IA ha invaso le nostre abitudini, a “lei” chiederemo molti degli argomenti suddetti, senza tralasciare quello dei “punti di inaccessibilità”: si tratta di quei luoghi dove si misura la distanza massima dalla costa, in pratica si trovano in mezzo agli oceani; il più distante dalle coste è situato nel Pacifico meridionale.
Infine, quando si torna a casa, forse ci si dovrà preoccupare per la lentezza della ADSL o per il continuo tempo cattivo (giusto per andarci leggeri), ma lo si farà con la consapevolezza che a Auckland ci sono delle straordinarie usanze Maori o alle Seychelles si frequentano le spiagge più esclusive del globo senza pagare un soldo, insomma l’area di coscienza s’è davvero allargata! =