5) Tahiti e le altre due navi
All'inizio del 1997 la Renaissance Cruises ricevette una proposta interessante dai Chantiers De L'Atlantique presso i quali stava già costruendo le sue due navi nuove. Si trattava di acquistarne altre due identiche però a condizioni ancora più vantaggiose.
Durante la presidenza di Jacques Chirac, la Francia aveva deciso di dare fine agli esperimenti nucleari nelle isole della Polinesia e di smantellare le installazioni. Le attività relative a quegli esperimenti avevano fatto si che nella Polinesia Francese si creasse per molti anni una forte economia basata sui posti di lavoro per i nativi ed inoltre una forte circolazione di denaro dovuta alla presenza di cittadini metropolitani, specialmente militari, e delle loro famiglie. Smantellando tutto, il governo francese pensò che si dovesse creare una alternativa economica per rimpiazzare il benessere dovuto alle attività militari e identificò nel turismo la fonte di economia su cui puntare.
Furono creati investimenti vari fra i quali fu proposto di basare navi da crociera permanentemente in Polinesia. In realtà si trovavano nelle acque polinesiane già due navi da crociera da molto tempo ed una vi era appena arrivata. Il veliero Wind Song da 200 passeggeri circa e la Club Mediterranèe Two stavano però per essere spostate in altre aree per cui solo la Paul Gauguin (350 passeggeri) sarebbe rimasta in zona.
Il governo francese, usando le leggi speciali relative ai Territori di Oltremare, offrì vantaggi economici - di cui non so entrare nello specifico - per la costruzione delle navi, inoltre il governo polinesiano offrì a sua volta agevolazioni delle tasse sul traffico dei passeggeri, sulle tasse di ancoraggio e sul traffico delle provviste di bordo. La condizione fu che si firmasse un contratto che obbligava le due navi che sarebbero state costruite con i vantaggi di cui sopra a rimanere a lavorare nelle acque polinesiane per almeno 5 anni.
Renaissance trovò l'offerta molto allettante, però volle saperne di più sulle potenzialità di quelle isole come attrazione turistica per passeggeri americani quindi prese un pò di tempo per studiare la cosa.
Nell'ambito di queste verifiche fu deciso di mandarmi a Tahiti per verificare le condizioni per l'aspetto nautico, operativo e logistico.
In Aprile ed esattamente il giorno di Pasqua partii da Pornichet (nei pressi di Saint Nazaire) per Tahiti, effettuando un volo con scalo a Los Angeles.Il mio contatto avrebbe dovuto essere il Direttore Del Dipartimento del Turismo.
Arrivai all'aeroporto di Papeete alle 5 del mattino locali e all'uscita dell'aereo cominciai a rendermi conto che avrei goduto di grossi privilegi.
Fui accolto in fondo alla scaletta dal suddetto Direttore del Turismo Nazionale e cioè dalla signora Maeva. Questo nome in lingua locale significa benvenuto, non so se mi spiego.
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Panorama di Moorea, isole della Società/Panorama of Moorea, Society Islands - photo by G.C.Lemmi |
La signora mi presentò il suo gruppo dopo che una attraente polinesiana col reggiseno fatto di mezze noci di cocco mi mise al collo la rituale collana di fiori….ed erano le 5 del mattino!
Una delle due cose: o le noci di cocco erano molto piccole oppure il contenuto era molto grande ma purtroppo non ci fu tempo per gli accertamenti perché mi fecero uscire dall'aeroporto senza passare i controlli e mi misero su una limousine. Ero diventato un VIP!
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Bagno dell'albergo di Papeete/The toilet of the Papeete hotel |
L'albergo era su un atollo collegato alla terra ferma da una passerella, il mio alloggio era una capanna su palafitta. Nell'appartamento c'era di tutto. Feci un tuffo dal terrazzo poi chiamai mia moglie. Mi era stato assegnato come accompagnatore tecnico un giovane pilota del porto di Papeete (del porto e di tutti gli approdi delle isole), Olivier Amaru.
Uomo brillante ed appassionato del suo paese e per di più probabilmente incaricato di enfatizzare tutto il positivo del contesto da visitare.
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Con Olivier, il pilota di Papeete/With Olivier, the Papeete Harbor Pilot |
Nei primi dieci giorni girammo per tutte le isole in aereo, in auto, in motoscafo, verificammo tutte le entrate delle barriere coralline, gli ancoraggi, le banchine di accosto, le possibilità per i servizi tender. Parlai con tutti i responsabili delle isole, dei porti, degli approdi, chiesi possibilità di aggiungere bitte alle banchine di aumentare le capacità delle riserve di acqua, suggerii di installare boe di ormeggio. Discussi le possibilità di certificare i nostri Comandanti come Piloti per le isole.
Olivier aveva talento non solo nel campo nautico ma anche come relazioni pubbliche e turistiche e probabilmente come uomo di affari. I rapporti delle nostre attività arrivavano ogni giorno sul tavolo del Presidente della Polinesia, il celeberrimo e vulcanico Gaston Flosse. Egli mi volle incontrare nell'aeroporto di Raiatea per incoraggiarmi a fare proposte ed ad offrirmi la sua disponibilità.
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In un campo di ananas/In a pineapples field |
Visitai e studiai tutte le Isole Della Società e una delle Tuamotu (Rangiroa). Ogni sera scrivevo i miei rapporti per la Compagnia e facevo sviluppare le fotografie per poter scrivere i commenti dietro ognuna di esse. Al rientro a Papeete Olivier rientrò al pilotaggio ed io cominciai le riunioni sull'isola di Tahiti. Tali incontri, furono ricchi di risultati; tra l'altro, ebbi modo di discutere sulle varie tematiche legate alle operazioni marittime:
I cantieri navali per l'eventuale supporto per riparazioni e materiale
Le tre compagnie petrolifere presenti in loco per i rifornimenti di carburante
Le varie Agenzie Marittime
L'agenzia della distribuzione dell'acqua dolce
La direzione della Nettezza Urbana per la raccolta residui di bordo
La Società di Classificazione per i certificati nave
La Direzione del Turismo, per le escursioni e trasporti
L'aeroporto per lo sbarco e l'imbarco dei passeggeri
Il Primo Ministro che era anche Ministro dell'Ambiente
Il Presidente Gaston Flosse per le conclusioni.
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Col Presidente di Tahiti, Gaston Flosse/With the tahitian President, Gaston Flosse |
Lasciai la Polinesia e lasciai anche il mio “status” di VIP per passare qualche giorno a Fort Lauderdale, in Florida per riferire ai miei capi e lasciare copia del rapporto. Poche settimane dopo, malgrado che le posizioni fra Cantieri e Renaissance si fossero avvicinate alla conclusione dell'accordo, il Presidente francese Chirac sciolse il parlamento mandando il paese a elezioni anticipate.
La parte politica che aveva favorito il progetto passò all'opposizione per cui tutti gli accordi a proposito dei finanziamenti speciali per la costruzione delle 2 navi “polinesiane” dovettero essere ridiscussi col nuovo esecutivo. Ci fu un ritardo notevole per la stipula del contratto, ma all'inizio dell'anno successivo si concluse e le nostre navi della serie “R” diventarono 4.
(continua)
CSLC Giuseppe C. Lemmi (2/2008)
The Shipboard Consultant of the Society, Capt. Giuseppe Casini Lemmi here starts his first work about the events which regard the rise and fall of the Renaissance Cruises' fleet, concerning the time interval between 1998 and 2002.
Such a company, now out of business, came to manage eight sister ships of the “R” Class, built in those years by the ex Chantiers de l'Atlantique of St.Nazaire and delivered to owner each five months abouts. The events described by Capt. Lemmi concern the observations both of a seaman and a manager in line with the modern strategies of the shipping market and they represent a perfect tool used to understand the often unpredicted components of the shipowners' business. The works will be published on a bi-weekly basis.
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5) Tahiti and the other two ships
At the beginning of the 1997 Renaissance Cruises received a very interesting proposal from the Chantiers De L'Atlantique while the construction of the first two ships was in progress. It was about to buy another two at even better conditions. With Jacques Chirac as President, the French administration decided to give end to the nuclear tests in the French Polynesia and to dismantle the facilities on the islands.
The activities related to the atomic project created in the years a kind of economy based on the number of jobs for the local people and a strong circulation of money generated by the presence of the military personnel and their families.
The French government decided to create an economic compensation for the territory by financing the increase of tourism in the islands.
Among these investments the permanent presence of cruise ships was promised and promoted. Actually two small cruise ships were already operating in the Polynesian waters since long time, the Wind Song and the Club Mediterannèe Two but they were about to finish their contract with the local administration and only another small one was arriving to Tahiti, the Paul Gauguin (350 passengers capacity) was going to remain in the area.
The French administration, by using special laws for the “Departements D'Outre Mer” and “Territoires D'Outre Mer” well known as DOM TOM, offered some economic advantages for the construction of the new ships. Also, the Polynesian Government became available to discuss the cost of the taxation for the passenger traffic and other operational charges – always implying that it was necessary a specific contract obliging the ships to remain in the area for a designated period of time.
Renaissance found the offer very inviting but was willing to know more about the potentiality of the area for the cruises exploitation with American clientele. The feasibility on the operational aspect was another issue consequently they took some time to carry out researches.
Among these researches it was decided to send me to Tahiti to verify the conditions for the nautical matters and other operations.
In April of that year and exactly on Easter day I left Pornichet for Tahiti. My contact there was going to be the Director of the Governmental Tourism Department. I arrived at the Papeete airport at 5 a.m. local time and at the airplane exit I started to realize that I was going to have some special privileges. At the bottom of the stairways I was welcomed by the Director of the National Tourism Office, Mrs. Maeva. This name in the local language means “welcome”…. It was a good start.
I was introduced to her group and after that an attractive girl with a bra made of half coconuts had put a necklace on my shoulders …. and it was 5 in the morning. One of the two, either the half coconuts were too small or their content was too big, but there was not time to investigate because I was led out of the airport without passing the routine checks. I had the sensation to be a V.I.P. My hotel was a dream, from the balcony of my room it was possible to dive in the famous transparent water. I was provided with all kind of food and other attentions.
A young Pilot of the Papeete Port named Ollivier Amaru was designated to assist me for the visit to all the locations of nautical interest and for the meetings with all the Port Authorities.
His personality was brilliant, also he had good knowledge of the locations and enthusiasm about the assignment. Ollivier was evidently in love with his country and very probably invited to do his best to emphasize all the positive of the contest. During the first ten days of my visit we went around all islands by plane, by car, by boat, we inspected all the access to the inside lagoons through the coral reefs, the anchorages, the piers for the ships and for the tenders.
We had meetings with all the port authorities of every island about the possibility of adding extra bollards to the piers, to increase the water supply chances. Discussions were carried out about the installation of mooring buoys and about the certification of our Captains in order to avoid the Pilotage in all the islands.
Ollivier was talented not only in the nautical field but in the public relations and the tourism related matters and probably in business. The reports of our activities were received every day by the President of the French Polynesia , the very popular and dynamic Gaston Flosse who wanted to meet me in the airport of Raiatea . He invited me to present proposals, offering his availability. All the Society Islands and one of the Tuamotu (Rangiroa) were visited. Every evening I wrote the reports for the Company and the pictures were developed on daily basis so that I could write comments on their back.
Once I was back to the main island of Tahiti , Ollivier went back to his job of Port Pilot and I started the series of meetings which I was requiring:
The Ship Yards for the support of the repairs.
The three available Oil Company in the island for the fuel and lube oil supply.
The different Port Agencies.
The state Company of the fresh water distribution.
The direction of the garbage collection.
The classification society.
The Prime Minister who was also the Environment Minister.
The President Gaston Flosse for the conclusions.
When I flew from Polynesia I left there my temporary “status” of V.I.P. and I went to spend few days in Fort Lauderdale , Florida , in order to report my findings in the Company Head Quarters. Few weeks later, even though the position between the Ship Yard and Renaissance was getting closer and closer, the French President, Mr. Chirac gave end of the parliament and called the country to new elections.
The result was that the government that started the Polynesian project lost the power and transferred to the opposition side, consequently all the decisions about the financial support for the construction of the two new ships had to be discussed again.
The delay for the deal was long but at the beginning of the 1998 the two parties signed the new contract and the ships of “R” Series became four.(continues)
Capt. G.C. Lemmi (2/2008)