SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

La mia storia delle navi passeggeri classe “R”
My story of the "R" Class ships
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9) Le navi in attività

L'inizio dell'attività commerciale relativa al nuovo progetto della serie di navi chiamata “R”, corrispose alla consegna della prima delle otto unità, la “R One” ai Chantiers De L'Atlantique il 12 Luglio 1998. Le navi da crociera sono costruite per una sola ragione: guadagnare denaro. Tutte le compagnie che costruiscono navi di questo tipo sanno di dover sopportare un periodo di tempo, all'inizio della vita della nuova nave, durante il quale invece di guadagnare si spende. Si tende ovviamente a ridurre tale periodo al più breve possibile e comunque si cerca di approfittare del momento mediatico dell'inaugurazione della nuova nave per invitare Agenti di viaggio e ogni altro personaggio che possa promuovere della nuova clientela.
Dopo le prime due crociere inaugurali di cinque giorni fino ad Amsterdam e poi dalla capitale olandese fino a Saint Nazaire, durante le quali ospitammo solo invitati non paganti, iniziammo ad imbarcare passeggeri “veri” a Lisbona. Finimmo l'itinerario in Grecia dove la nave rimase per molto tempo ad effettuare crociere settimanali fra Pireo e Istanbul.
Dopo un mese di attività nel Mare Egeo, passai il comando al primo dei Comandanti reclutati, Derrick Kemp, quindi sbarcai e dopo qualche giorno di vacanza ritornai a Saint Nazaire per finire l'allestimento della seconda nave, la “R Two” la cui consegna era prevista per l'inizio di Dicembre.
Volli ed ottenni con me la stessa squadra che aveva seguito l'allestimento e la messa in operazione della prima nave.

Ancora una volta andò tutto bene. La consegna avvenne a Saint Nazaire con inclusa cerimonia del cambio bandiera, questa volta però il battesimo fu fatto a Bordeaux nella banchina prospiciente la sontuosa Place de la Bourse e ancora una volta fu un avvenimento memorabile. La “R Two” rimase ad effettuare crociere fra Lisbona e Barcellona e rimasi a bordo per tutto un imbarco.; sarei tornato pochi mesi dopo ai cantieri per l'allestimento della “R Five”.
Sì, perché nel frattempo ci avevano preso gusto ad ordinare navi ed a costruirne. La situazione industriale del mondo delle crociere continuava ad avere uno sviluppo sostanziale ed evidentemente le banche coinvolte nei finanziamenti avevano molta fiducia nel “business” delle vacanze sul mare.
Il connubio fra i cantieri ed il nostro armatore (e fra le banche) fece sì che passo dopo passo si arrivò ad ordinare otto navi della identica serie che nel progetto iniziale ne contemplava solo due.

La R One a Camogli, Kurzola e Malta/The "R One" at Camogli, Kurzola and Malta
(photo by G.C.Lemmi)

Come si ricorderà la clientela di Renaissance Cruises era esclusivamente nord americana ed apparteneva alla classe sociale medio alta. La propaganda commerciale veniva effettuata solo negli Stati Uniti ed in Canada. Il prodotto era creato in tutto e per tutto per i gusti e per le abitudini degli americani.Per prodotto intendo la lista dei vini e delle altre bevande, i menù dei pasti i loro orari, il contenuto degli spettacoli, lo stile degli annunci, l'organizzazione delle escursioni, la scelta del giorno di inizio delle crociere, la loro durata e tutto il resto. La propaganda appunto.
Nel periodo in cui la Renaissance Cruises gestiva solamente le sue prime otto piccole navi da 120 passeggeri, costruite in Italia, i suoi dirigenti avevano avuto un successo incredibile usando una formula di propaganda diversa.
Essi erano riusciti a riempire le navi mandando a domicilio, per lettera, proposte di crociere a potenziali passeggeri usando gli indirizzi di gente che aveva esperienza di crociere precedenti.
Il bombardamento postale e la ottima organizzazione negli uffici vendita, la cura nella scelta del personale che rispondeva al telefono alle chiamate dei clienti, avevano permesso di fare a meno degli Agenti di viaggio. La cosa funzionò e la clientela delle piccole navi si manteneva con la propaganda epistolare e la creazione della reputazione del prodotto che si faceva bocca a bocca grazie alla soddisfazione dei passeggeri.
Forti del successo ottenuto si volle con determinazione imporre lo stesso tipo di sistema per attirare i passeggeri per le nuove navi della serie “R” e cioè per le navi di 30.000 tonnellate capaci di 700 passeggeri.

Queste nuove navi hanno un coefficiente di spazio a disposizione di un singolo passeggero molto alto e paragonabile solo a navi da crociera di 5 stelle. Un'unità come la “R One” per esempio può servire tutti i passeggeri seduti al ristorante simultaneamente senza bisogno di doppi turni. Malgrado queste qualità di struttura e dei servizi non si riusciva a vendere le crociere al prezzo necessario per arrivare al punto di equilibrio spesa / ricavo. Si dovette quindi abbassare il prezzo della crociera nella speranza che il cliente sarebbe stato talmente soddisfatto che sarebbe tornato con la stessa compagnia anche ad un prezzo più alto successivamente.
Nel frattempo e cioè nel corso del 1999 ci fu la consegna della “R Three” e della “R Four” ovvero le navi destinate ad operare in Polinesia.
Mentre mi apprestavo ad iniziare l'allestimento della “R Five” la gemella appena consegnata, la “R Four” affidata ad un altro dei nuovi Comandanti, attraversò l'Atlantico per il viaggio con destinazione Tahiti e si fermò a Port Everglades, in Florida per la cerimonia del battesimo che si svolse a pochi passi dagli uffici di Renaissance che si trovavano a Fort Lauderdale.
La madrina della “R Four” fu la moglie del numero uno della Compagnia. Al momento dello champagne, la bottiglia non ne volle sapere di rompersi e mi fu riferito che soltanto al quarto tentativo finalmente lo scafo ebbe ragione del vetro. Il mondo dello “shipping” è superstizioso per tradizione però l'imbarazzo del momento fu superato dall'entusiasmo della festa.
Il giorno 7 Gennaio 2000 ebbi quindi la soddisfazione di vedermi consegnata a Saint Nazaire, un'altra sorella della serie e cioè la “R Five”. Questa fu la prima nave al mondo ad essere consegnata nel nuovo millennio. Iniziammo a far crociere nel Mediterraneo orientale comprendendo anche Egitto ed Israele oltre che Grecia e Turchia.
Per quanto riguardava il prezzo delle crociere non si riusciva ad alzarlo penalità la diminuzione delle prenotazioni per cui le spese per il mantenimento della flotta aumentavano e le entrate continuavano a non bilanciare le uscite. La fiducia delle banche nei responsabili della Compagnia si deteriorò. La politica di vendere crociere senza l'aiuto degli Agenti di viaggio venne messa in discussione al punto che l'armatore in persona, per le decisioni strategiche, venne sostituito e le sue responsabilità vennero affidate a due persone dello stesso management aziendale.
I nuovi responsabili decisero di inviare una lettera aperta di scuse alla Associazione degli agenti di viaggio del Nord America. Lettera nella quale si ammettevano gli sbagli dell'amministrazione precedente e si illustrava il piano per rilanciare il prodotto.

La R One a Portofino/The R One at Portofino
(photo by G.C.Lemmi)

Le navi restanti intanto continuavano ad essere consegnate una ogni cinque mesi ed arrivarono al numero finale di otto. Questo non aiutava perché ci volevano sempre più passeggeri per riempire le cabine. Dopo pochi mesi le banche finanziatrici decisero che il risanamento non si stava verificando per cui presero una decisione importante. Furono cambiati di nuovo i ruoli fondamentali della dirigenza ma questa volta con persone provenienti da esperienze fatte con altre compagnie. Finalmente i bilanci cominciarono a migliorare, anche se non per merito dell'aumento del prezzo delle crociere ma grazie al drammatico taglio delle spese. La storia sarebbe complicata e non credo sia il caso di dilungarsi. Naturalmente avevo la mia opinione personale in merito ma é meglio che la tenga per me ancora per qualche anno, non si sa mai.
Diminuì il numero dei Vicepresidenti anziani, dei Vicepresidenti “normali” e dei Direttori di dipartimento. Diminuì anche il numero degli impiegati. Il numero totale dei dipendenti negli uffici passò nel giro di pochi mesi da più di 500 a poco più di 300. La sede della compagnia a Fort Lauderdale fu ridotta da due interi piani di un grattacelo ad una parte di un piano solo. La nuova amministrazione, nei contatti con le navi, non faceva che dirci che noi andavamo bene e ci incoraggiava a continuare nella stessa direzione. Per noi a bordo era confortante essere approvati ma non era comunque facile mantenere la serenità con tutti quei cambiamenti in corso.
La cosa più importante era che, a detta dei Dirigenti della compagnia e delle banche, il bilancio continuava a migliorare di giorno in giorno e che gli Agenti di viaggio cominciavano a procurare passeggeri.
La curva del risanamento continuava a tendere verso l'alto e si cominciava a calcolare il momento in cui si sarebbero recuperate le perdite.

CSLC Giuseppe C. Lemmi (3/2008)


9) The ships in operation
With the delivery of the first ship of the “R” series, the “R one” on July 12, 1998 , the commercial activity for the new project started. The cruise ships are built for one reason, making money. All the Cruise Companies that invest in a new building , at the beginning of the ship's life, should accept that instead of making money, there is a loss. It make sense that this negative period should be as short as possible. Cruise Companies try to use this mediatic period of time to promote the new ship with the invitation of Travel Agents and other Industry related people.
The “R one” performed two cruises with only guests from Saint Nazaire to Amsterdam by calling at Guernsey , Southampton , Dover and Zeebrugge and the other way around. The “real” paying passengers started to embark in Lisbon for the repositioning cruise to the final working area, the Aegean Sea . The ship remained to cruise from Piraeus to Istanbul for years.
After one month of activity I transferred the command to the first hired new Captain, Derrick Kemp and I debarked for few days of vacation. I returned then to Saint Nazaire to prepare the delivery of the second ship, the “R two” that was scheduled for the beginning of December 1998.

For the second delivery I wanted the same team that was successful for the previous one and I obtained it. Once again everything went well. The delivery was done in Saint Nazaire including the change of flag ceremony. The naming cerimony instead was done in Bordeaux with the ship alongside the pier located in front of the impressive “Place De La Bourse”. Once again it was a memorable event. The “R two” was assigned to cruise between Lisbon and Barcelona and I remained on board for the whole period of a sailing contract. I was scheduled to go back to the Ship Yard for the delivery of the “R five”.
In the meantime the Chantiers and Renaissance Cruises gradually, signed contracts one after the other to reach the number of eight ships of the series. This was done thanks to the favourable tendency for the future of the Cruise Industry and evidently thanks to the confidence that the investing banks had in the Ships Operator.
As said before, the clientele of Renaissance Cruises was specifically North American and belonging to the middle / high social class. The advertising was carried out only in the United States and Canada . The product given was created exclusively oriented to the american taste of vacation.
By saying “product”, I mean the wine list, the meals menu, the time for lunch and dinner, the show content, the style of the announcements, the language, the choice of the excursions, the choice of the day on which every cruise was beginning, the duration of the cruise and all the rest.
Previously, during the period of time on which Renaissance was administrating only the eight small Italian built ships, the Company had an impressive success by using a personal type of propaganda.

They succeeded to fill up the those ships with a capacity of 120 passengers each by sending letters by traditional mail to the potential clients, especially to the previous Guests. The success obtained that way lead to the temptation to abandon the use of the Travel Agents and their commissions. With the small ships the advertising worked out well that way so why not to proceed the same way for the bigger ships of 700 passengers capacity ? They did it.
These new ships of the “R series” have a space ratio (per passenger) among the best in the industry and in addition to this they can serve all the passengers on board simultaneously in the restaurants without needing two sittings.
In spite of these services the sales department was not succeeding to sell the cabins at a desired price. They were still far to reach the “break even point” and the delivery of the ships was too fast.
Within the 1999 the “R three” and the “R four” were put into service in Polynesia. While I was ready to prepare the “R five” to the take over from the Yard, the newly delivered “R four” under the command of one of the new hired Captain, crossed the Atlantic along her trip to Tahiti and stopped into Port Everglades.
In fact Renaissance wanted to organize the naming ceremony there for that ship, not far from the Main Office of Fort Lauderdale. The God Mother of the ship was the wife of the Company N.1.

At the moment of the champagne, the bottle did not want to crash against the hull of the ship. I was told that finally it broke only at the fourth attempt, but what an embarrassment !!! The world of “shipping” is traditionally superstitious but that time the enthusiasm for the celebration healed the disappointment of the difficult bottle crash. On January 7, 2000 I had one more great satisfaction, I was delivered the “R five” another of the “R” series sister. This one was the first ship in the world to be delivered in the new millennium.
We started to cruise in the East Mediterranean with call in Greece , Egypt , Israel and Turkey. Meanwhile the price of the cruises for the passengers was remaining too low, consequently the revenues were still not covering the expenses.The confidence of the investors in general and of the banks in particular in the leadership of the Company deteriorated.
The strategy about selling the cruises without the help of the Travel Agents was put under discussion to the point that the N.1 of Renaissance was replaced by the N.2 and the N.3 of the same management.

The new leaders decided to send an open letter of apologies to the Association of the Travel Agents.In the letter they admitted the mistakes of the previous administration and presented the plan of recovering. One of the problems was that the eight ships were delivered in less then three years. It was difficult that way to create the sufficient amount of clientele.
After few months the banks decided that, in spite of the change of direction, things were still not improving. Another change was decided. This time a more drastic one. The leadership of the Company was given to a person who was coming from other companies of the cruise industry and with a good reputation.
After this last change, finally things started to improve. The price of the cruises was not increasing much but, at least there was a dramatic cut in the expenses. The real story must have been very complicated and for us on board the ships it was impossible to have a correct interpretation. Anyway, I had my personal opinion about the general situation that was not shared with anybody considering the delicate configuration of the scenario.
Following the measures taken, the number of Senior Vice Presidents, Vice Presidents and Directors was drastically reduced. The number of employees also decreased. The total number of people working into the offices decreased from more then 500 to about 350.
The offices of the Company in Fort Lauderdale , which were distributed in two floors of a skyscraper were reorganized in less that the half of the space.
The members of the new administration, while speaking with the people on board the ships repeated that the ships were doing well and that we had to continue with the good performance. For us on board it was good to be approved by, but it was still difficult to keep working with serenity realizing what was going on in the head quarters.
The most important thing was that, according to the representatives of the management and according to the bankers, the economic situation was improving day by day and that the Travel Agents were starting to trust the Company.
The breaking point was finally reached and the moral among all of us was better, much better.

Capt. G.C. Lemmi (3/2008)