SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

Allievo Ufficiale di Coperta Luigi Bonicelli

Luigi, con molto piacere t'ospitiamo in Sede per questa conversazione. La tua famiglia ha radici marinare?

Ricordo che mio nonno, a Lavagna, era padrone d'un leudo, la Maria Rosa, col quale trasportava olio, vino e formaggi da e per l'Isola d'Elba in società coi suoi fratelli. Quella gloriosa barca operò fino al 1968.

L'Allievo Ufficiale di Coperta Luigi Bonicelli/Cadet Officer L. Bonicelli

Quando ti sei diplomato?

Ho conseguito il diploma nel 2006, sezione coperta, al Nautico di Camogli.

Hai già effettuato imbarchi?

Dopo aver frequentato i corsi professionali previsti per l'imbarco, prima del diploma imbarcai sulle navi Ro-Ro Jolly Amaranto e Jolly Turchese, della Società Messina. Tali imbarchi erano organizzati per gli "stage" scuola-nave degli Allievi Nautici. Ciò mi permise di mantenere i contatti colla suddetta società, colla quale ho stipulato il passato contratto di lavoro a bordo della nave Jolly Oro. Sulle prime due navi ho fatto esperienza in Mediterraneo e Africa Occidentale, sull'ultima, nell'Africa Orientale e Meridionale in qualità di Allievo Ufficiale di Coperta.

La Jolly Oro all'ormeggio/The Jolly Oro alongside

Quali mansioni avevi da Allievo Nautico?

Espletavo il servizio in assistenza di guardia sul ponte di comando, controllavo le quantità d'acqua di zavorra tramite sonde, assistevo l'ufficiale di guardia per il controllo dell'errore della girobussola tramite i rilevamenti solari, usavo tutti gli apparati di navigazione, quelli più moderni tipo carte elettroniche, ma anche quelli convenzionali come radar e rilevatori della girobussola.

Quale tipo di carico portavate sulla Jolly Oro, l'ultima nave?

Merce varia, container, rimorchi e rotabili in genere. La nave è una Ro-Ro, (roll-on, roll-off). E' dotata d'una rampa d'imbarco a poppa-dritta e quindi questo particolare ci obbliga d'ormeggiare sempre con quel lato. La nave inoltre dispone di fork-lift, muletti e altri mezzi per la movimentazione veloce d'ogni tipo di merce. La zona dei rotabili è il garage, il corridoio e la stiva vera e propria con un vero e proprio "ascensore del carico". I container sono di solito stivati in coperta tramite gru "Pacheco", a ponte. Uno dei miei compiti era anche quello di controllare che i mezzi effetivamente imbarcati corrispondessero colle distinte di carico a disposizione del comando di bordo e che fossero ben sigillati.

Rapporti coll'equipaggio?

Rapporti ottimi. La didattica è stata eccezionale a bordo di quella nave. Specialmente il 1° Ufficiale m'ha insegnato parecchio, sia sul carico e sia sulla navigazione. Era una persona molto precisa ed è stata un'esperienza formativa. Mangiavo anche bene, soprattutto i dolci.

In navigazione nel Canale di Suez/Under way at Suez Canal

Eravate tutti italiani?

Non tutti; l'equipaggio conta 23 persone e 9 erano italiane, il resto, in maggioranza ucraini e russi. La lingua di bordo è l'inglese e generalmente l'ambiente era soddisfacente. Mangiavamo tutti nella stessa saletta e devo dire che durante i pasti c'era sempre l'occasione per farsi una risata e tenere sù il morale quotidiano.

Quali insegnamenti scolastici ti sono serviti a bordo?

Direi quelli teorici e quelli di base. Ovviamente certi aspetti pratici non possono essere anticipati al nautico, comunque sia, lo studio è servito a tanto, per prepararmi al questo tipo di lavoro.

C'è stato qualche apparato tecnico che t'ha interessato più degli altri a bordo?

Beh, l'AIS (sistema identificativo), poi l'apparato GMDSS (sistema satellitare di sicurezza).

Come vedi il tuo futuro professionale?

Sicuramente voglio continuare con questo mestiere. Nell'ottica attuale, aspiro a conseguire il comando di una nave. Per adesso sono interessato a navi da carico, forse anche petroliere. Per le navi passeggeri posso aspettare, non è una mia priorità attuale.

L'aletta del ponte di comando della Jolly Oro/The bridge wing of the Jolly Oro

Cos'hai imparato del mondo dal tuo ultimo imbarco?

Senz'altro la conoscenza dei posti esterni ai miei dintorni. Ho conosciuto molta gente, di culture diverse dalla mia. Soprattutto in Africa ho toccato con mano la povertà di certe aree e di certe genti. Questo tipo di esperienza fa senz'altro crescere le persone...

Grazie Luigi, tanti auguri e buon imbarco!

(1/2007)