La nave da crociera è un’autentica comunità viaggiante. Come già accennato, certe moderne unità da crociera ospitano anche 5000 persone (tra passeggeri ed equipaggio)! Perciò come a terra, vi sono insediate varie attività che servono a rendere la vita di bordo confortevole come a casa, una di queste è la lavanderia. Al primo approccio, parrebbe di argomentare su una banalità ma, a parer nostro, non è proprio così.
Nel piano del ponte “Tank Top”, cioè uno dei più bassi della nave, troviamo la lavanderia
Intanto, in terra quel locale giace nello spazio di un negozio, all’aria aperta; a bordo la si trova generalmente invece nei ponti più bassi (vedi titolo e immagine). Forse la ragione di ciò è dovuto alle varie utenze che tale attività necessita: lavatrici a livello industriale, linee di vapore, varie tubature, grandi macchine stiratrici-asciugatrici, utilizzo di materiale chimico, etc. In pratica, se ne potrebbe dedurre che il suo esercizio è prettamente vicino ai servizi di macchina ed è per questo – forse – che è situata ai livelli dei propulsori.
Anche nelle unità più moderne, visitare una lavanderia è sempre un’esperienza unica.
Intanto il suo personale – che generalmente – è Cinese, ma quello che colpisce l’inesperto è l’atmosfera quasi infernale di quello spazio. Un nostro Socio ricorda che agli albori delle crociere nei Caraibi, su una vecchia turbonave, vi erano lavandai di varie nazionalità. Lui ricorda che il Capo Servizio era un profugo ebreo, scampato ai campi di sterminio nazisti. Era una persona silenziosa, molto educata, che faceva intendere l’atroce tragedia che aveva vissuto; sul braccio aveva tatuato ancora il “suo numero” del campo di concentramento.
Poi, quando i Cinesi assunsero – con pieno merito – il ruolo di “lavandai di bordo”, ecco spuntare un nuovo fenomeno: la loro cucina! Eh già, perchè tale requisito divenne una condizione contrattuale per quegli equipaggi e quel locale doveva essere costruito a bordo. I lavandai Cinesi erano così abili nelle loro preparazioni, che frequentemente offrivano i loro piatti migliori agli Ufficiali di Macchina e Coperta.
Ma la lavanderia è anche un locale soggetto a misure di sicurezza, soprattutto per le pratiche antincendio. Quelli che gli inglesi chiamano “fluff”, cioè i pelucchi che possiamo vedere al termine del ciclo delle asciugatrici di casa, si depositano altresì nelle condotte che estraggono l’aria dal locale. Se quelle condotte non sono protette o pulite, basta una scintilla per provocare un incendio che diventa letale poichè si propaga rapidamente attraverso tutta la nave.
Abbiamo voluto dare una citazione di merito agli insostituibili lavandai delle navi da crociera, poichè qualcuno potrebbe chiedersi cosa ci fanno dei membri d’equipaggio che appartengono al dipartimento dell’Hotel in quei bassi ponti. Ma non solo, l’attuazione delle navi senza equipaggio sembra – per vari e ovvi motivi – non infuenzare per ora le navi da crociera; se succedesse, quante lavatrici/asciugatrici/stiratrici del tipo “self-service” dovrebbero essere installate a bordo?=