E’ un po’ come discorrere di opere d’arte con gli amici all’happy hour: esistono dei criteri da considerare per cui la figura di una nave da crociera risulti gradevole, oppure basta individuarla (e liquidarla) col classico “è bello ciò che piace”?
Cercheremo di invadere questo territorio fatto di gusto e competenze di mare, partendo dall’affermazione di qualcuno che descrive i due concetti “profilo-profitto” inversamente proporzionali l’uno all’altro.
Nave passeggeri dell’epoca 1935
E’ chiaro a tutti che le navi da crociera trasfigurano le loro forme col passare del tempo. Al pari di creature virtuali variano i loro profili secondo delle tendenze che, come nel passato, tengono sì conto delle tecnologie e norme in vigore ma, oggi più di prima, del gusto della gente.
Profilo di nave passeggeri dell’epoca 1935
C’era un’epoca, diciamo negli anni ’30, quando la cantieristica navale si trovava in una fase di transizione tra le tradizionali pratiche artigianali e le nuove tecnologie industriali.
In quel periodo di grandi innovazioni, di sorprendenti mode e correnti artistiche, la realizzazione di una nave passeggeri teneva conto perciò di vari criteri. Era progettata con profili eleganti e snelli, anche performanti, soprattutto adatti nelle frequenti traversate oceaniche che richiedevano delle robuste lamiere, assemblate rigorosamente con rivetti. I loro potentissimi propulsori a vapore evidenziavano il concetto di velocità che significava “primato e orgoglio”. Il design degli interni poi, rifletteva l’opulenza dell’epoca con splendide sale da ballo, ristoranti ed aree ludiche che deliziavano i passeggeri più facoltosi e degni di riguardo. Va ricordato qui che quel periodo registrava ancora notevoli flussi migratori tra i continenti e che a quella classe di viaggiatori era dedicata la maggior parte di spazio a bordo, se vogliamo, la più essenziale; le cabine erano perciò lussuose per i passeggeri di prima classe e piuttosto semplici per le classi inferiori.
Nave passeggeri (poi di crociera) dell’epoca 1960
Una trentina d’anno dopo, la tecnologia navale aveva fatto enormi progressi. La costruzione delle unità passeggeri vedeva un aumento nell’uso della saldatura delle lamiere rispetto ai rivetti, migliorando così la resistenza e riducendo il peso complessivo della struttura. Le navi erano più grandi e progettate non solo per la velocità ma, nella maggior parte, anche per il comfort. Le cabine diventavano più spaziose e dotate di svariati servizi, riflettendo il crescente standard di vita del dopoguerra.
Profilo di nave passeggeri dell’epoca 1960
Le unità erano sempre alimentate da turbine a vapore ma anche con motori diesel, offrendo così maggiore efficienza e potenza. Gli interni erano moderni e spesso caratterizzati da uno stile contemporaneo, con un’ampia gamma di servizi e attività per intrattenere i passeggeri durante il viaggio. Il grande movimento migratorio s’era ridotto notevolmente. Qui bisogna ricordare che quello fu il tempo dell’intensificazione dei viaggi aerei, che costrinsero infine le compagnie di navigazione a sfruttare maggiormente le loro unità come navi da crociera e non più per passaggio oceanico.
Progetto di nave da crociera dell’epoca odierna
Le navi da crociera di oggigiorno rappresentano perciò il culmine di decenni di progresso tecnologico e fluttuazioni di mercato. L’industria navale utilizza materiali avanzati come acciaio ad alta resistenza e composti in fibra di vetro, con tecniche di costruzione modulare che permettono un assemblaggio più rapido e sicuro; certe unità sono gigantesche ed accolgono oltre 6.000 ospiti.
Profilo di una nave da crociera d’oggi
L’attenzione al design ecologico è diventata fondamentale, con l’uso di motori a gas naturale liquefatto e sistemi di riduzione delle emissioni in ciminiera. Certe geometrie delle prore stridono con quelle del passato: sicuramente in quelle odierne si tiene conto di una minore velocità (frequente nelle crociere) a favore di risparmio energetico e maggiore comfort degli ospiti. Le cabine sono progettate per offrire il massimo del comfort, con balconi privati, con Wi-Fi ad alta velocità e un’ampia gamma di opzioni d’intrattenimento reale e virtuale. Gli interni di queste unità sono simili a quelli dei resort di lusso, con parchi acquatici, angoli commerciali, teatri, ristoranti gourmet e molto altro. Oltre che dal costo del passaggio in crociera, i profitti provengono dalle sempre più crescenti attività di bordo, dalle esclusive escursioni in costa: tutti questi prodotti sono personalizzati per ogni fascia di età.
I profili delle tre tipologie messi a confronto secondo le loro dimensioni e stili
Per concludere questa semplice riflessione, il confronto del binomio “profilo-profitto” è sempre stato un mantra inscindibile, i cui componenti variano e varieranno continuamente nelle loro dimensioni secondo regole istituzionali ed economiche; forse non saranno inversamente proporzionali, ma sicuramente vincolati dalle esigenze del periodo.
Come si è visto, oggi esistono sul mercato navi da crociera di forma innovativa, che hanno in comune poco delle caratteristiche costruttive del passato, ma che comunque lasciano spazio a svariate opinioni sulla loro estetica, dimostrando così che – come anzidetto – anche il gusto della gente ha infine la sua rilevanza.
E tu, quale profilo di nave da crociera ritieni sia più gradevole?
Bruno Malatesta/2024