Ci siamo occupati del Capitano e dei reperti del veliero Lake Erie custoditi in Sede; oggi desideriamo approfondire l’argomento delle panche reclinabili. Quando le vidi per la prima volta, mi fu detto: “Hanno le spalliere reclinabili perchè si sa, i velieri navigavano sempre sbandati!” E così liquidai l’etichetta delle panche per molti anni, finché giorni fa mi venne il prurito di comprendere davvero come funzionassero.
Premetto che bisogna distinguere subito il comportamento in mare di un veliero da quello di una nave moderna. Nella maggior parte dei suoi viaggi, la nave a vela procede sbandata, cioè inclinata; ciò è dovuto alla conformazione della sua velatura e alla conseguente praticità di maneggiare le attrezzature il meno possibile. La nave moderna invece può seguire generalmente la rotta che ritiene ottimale per cui, anche per motivi tecnici, riesce a muoversi più “dritta” del veliero.
Il disegno illustra il tavolo del “Lake Erie” orientato longitudinalmente, cioè “per chiglia”
Orbene, se quella nave era spesso sbandata, ne deduciamo che tavolo e panche erano sistemati nel salone in direzione longitudinale, cioè “per chiglia”; d’altro conto, non avrebbe avuto senso costruire le spalliere reclinabili se poi la panca ondeggiava da sinistra verso destra, cioè nel caso il tavolo fosse sistemato trasversalmente alla nave (per madiere).Grafica che mostra: a sinistra con nave dritta come si presentavano le panche; a destra con nave sbandata, le spalliere sopravvento seguono l’inclinazione della nave, quelle di sottovento rimangono come a nave dritta; succederà l’opposto quando la nave sbanda a sinistra; i sedili sono ovviamente solidali con lo scafo
Da notare che questa ultima scelta non veniva di solito adottata poiché il nostro corpo “preferisce” ondeggiare avanti-indietro (accettabile) piuttosto che da sinistra-destra (irritabile): chi dorme sulle navi conosce bene questo concetto.
La rotazione della spalliera: a destra è in posizione stabile, la posizione blu è quella assunta in caso la nave sbandasse “al massimo di 90°” rispetto alla stabile
Dall’ampio arco di rotazione della spalliera, circa 90°, si intende che i costruttori ipotizzarono un’oscillazione del veliero di 45° a sinistra-destra: valori davvero estremi, poiché con uno sbandamento di 45° la nave è prossima al capovolgimento.
Infine qualche commento pratico. Oggi, intorno al tavolo utilizzato dai Soci, vi sono sedie “normali”, forse più comode delle panche che, seppur storiche, conservano la spalliera un pò scomodamente lontana dalla verticalità della schiena; in più le sedie sono più indipendenti, mentre invece le panche identificano di più il teamwork.
Come impatto visivo, l’insieme di panche e tavolo suscita una migliore impressione della nostra tradizione. Un altro aspetto è quello del tavolo: sicuramente aveva i bordi rialzati, ciò per evitare che piatti, bicchieri e oggetti potessero scivolare da un lato quando la nave si inclinava.
Non scordiamo che il salone del Lake Erie ospitava inizialmente emigranti dall’Inghilterra al Canada; sicuramente quel tavolo con le sue panche era riservato alle persone più facoltose, magari invitate a cena dal Capitano.=
(immagini Archivio Capitani)