Si sa, per navigare davvero bene non bastano solo una solida formazione o la perfetta conoscenza della propria nave. Serve anche un bel feeling con l’ambiente esterno, con il mare in cui ci si muove.
Chi ha sempre lavorato nel Mediterraneo, per esempio, forse non è abituato a gestire cose come le maree importanti o gli uragani, oppure a muoversi con disinvoltura in canali stretti o porti molto grandi e complessi.
Un tempo, per fare carriera, agli ufficiali di coperta veniva richiesto di effettuare anche il famoso periodo di “navigazione fuori dagli stretti”, cioè al di là di Gibilterra e Suez, fuori dal Mediterraneo. Affermare quindi che un marinaio ha navigato in ogni parte del mondo non è solo un vanto professionale, ma anche qualcosa che ispira rispetto e ammirazione.
E allora, dopo questa premessa, vien quasi voglia di immaginarsi un viaggio virtuale, tutto d’un fiato, attraverso quelle zone dove davvero si fa esperienza di mare. Un percorso che, nella realtà, richiederebbe anni di carriera, ma che qui ci concediamo in forma simbolica. Una crociera ideale, insomma, che permette di dire: “Anch’io ho navigato nei mari che ogni vero lupo di mare dovrebbe aver solcato almeno una volta.”
Ecco allora le 14 tappe principali del nostro giro (trovi i numeri anche sulla mappa qui sotto — cliccala per ingrandirla)
1. Stretto di Gibilterra
2. Canale di Kiel
3. Aurora boreale, sole di mezzanotte, e le latitudini estreme del nord
4. Oceano Atlantico
5. Canale di Panama
6. Passaggio dell’Equatore
7. Oceano Pacifico
8. Capo Horn, Sud America
9. Latitudini estreme del sud
10. Gli antipodi di Camogli
11. Sud dell’Australia
12. Oceano Indiano
13. Sud Africa
14. Canale di Suez.
Una volta completata questa “round trip”, magari con un pizzico di nostalgia, ci si rende conto che questo itinerario racchiude proprio l’essenza del nostro mestiere: andare per mare con passione, prontezza, e quella sana capacità di improvvisare e adattarsi — qualità che ogni vero marinaio ha sempre avuto nel sangue.=
Bruno Malatesta