Chi in veste di turista “sbarca” a Camogli e desidera saperne di più sulla tradizione marinara della nostra Città, a parte le reiterate informazioni acquisite in Internet, vuole sicuramente sfogliare almeno un libro così da informarsi più dettagliatamente su certi argomenti.
E si rende conto che nei punti dove sono consultabili vari testi storici scritti da Camogliesi (Biblioteca Civica o Museo Marinaro), gli stessi riguardano in gran numero le narrazioni relative al mare. Particolare della biblioteca del Civico Museo Marinaro (G.B. Ferrari) di Camogli
Si sa, il mondo dei naviganti è stato per molto tempo ermeticamente isolato dalla stragrande maggioranza della gente, vuoi per i termini alieni usati o quelle gesta pressochè incomprensibili e comunque peculiari, ma vuoi anche per il misurato carattere dei suoi attori. A metà del Novecento – quando acquisirono pratica e notorietà termini come diffusione, divulgazione e disseminazione – il relazionarsi socialmente divenne preponderante con i nuovi mezzi di contatto, tanto che pure chi non si chiamava Joseph Conrad o Emilio Salgari decise di raccontare le proprie esperienze maturate sulle navi o comunque certi episodi concernenti il mondo marittimo.
I testi realizzati dai naviganti Camogliesi rappresentano oggi una vera e propria letteratura storica della Città e non solo per i riferimenti professionali, ma anche per quelli d’epoca come pure quelli sociali e geografici.
La Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli se ne avvide già nel 2009, quando organizzò una “Prima Rassegna di Testi Marinari” nell’ambito della manifestazione “Il mare ci unisce”. Il nostro invito ad esporre le proprie opere sia nella piazza del porto che in presentazioni al Castel Dragone, fu raccolto con entusiasmo da molti autori-naviganti dei nostri dintorni e, ovviamente, apprezzato con numerosi consensi da parte di chi visitò quell’esposizione.
La moltitudine dei lavori fu considerevole soprattutto perché gli scrittori erano professionisti che, una volta terminato il loro periodo di imbarco, desideravano che i propri ricordi non venissero inghiottiti per sempre dalle onde.
La locandina della prima rassegna di testi marinari a Camogli
nel 2009
Ecco perciò episodi che descrivevano le atmosfere di unità da carico, cioè le schiette situazioni che si vengono a creare in quei nuclei fluttuanti, oppure le pericolose navigazioni in angoli sperduti d’oceano, come pure gli sfaccettati aspetti della convivenza sociale su una nave da crociera. Era perciò un territorio che, grazie ai relatori, si spalancò alla curiosità di chi è appassionato di quegli argomenti.
Fin da subito, il comparto degli scrittori ospitò anche le scrittrici: con la Società Capitani (e non solo) collaborarono Annamaria “Lilla” Mariotti che lavora sul vasto e suggestivo tema dei fari di tutto il mondo oppure Nicoletta Tienforti che racconta di navi ed equipaggi, frutto delle sue esperienze dirette.
Fu perciò inevitabile, negli anni a seguire, l’organizzazione in brillanti location di ulteriori rassegne sui nuovi libri di mare di Camogli, per esempio alla Casa dei Marinai o allo stesso Museo Marinaro.
Inoltre – e qui ritorniamo alla curiosità di chi visita Camogli – molto è stato scritto anche sulle vicende storiche dei casati nostrani: le loro flotte, le strategie commerciali, le partecipazioni dei Capitani ed Armatori alla vita sociale cittadina. Inutile sottolineare che tali vicende hanno condotto, ancor oggi, a contatti con varie parti del mondo che custodiscono l’eredità dei nostri concittadini.
Ma non solo: i testi realizzati sui dipinti delle navi di Camogli, per esempio gli exvoto al Santuario di N.S. del Boschetto (a cura della Dott.ssa Farida Simonetti) e la quadreria del Civico Museo Marinaro “G.B. Ferrari”, rappresentano una straordinaria antologia artistica e storica riguardante non solo i soggetti ritratti, ma anche chi li commissionò, come pure i loro autorevoli esecutori (sea painters), cioè noti esponenti della pittura di mare internazionale.
Il testo del Museo Marinaro riguardante la quadreria
I lavori letterari sul “mare navigato” di Camogli sono davvero numerosi se rapportati alle dimensioni della Città e alla sua storia: questo sancisce che la cultura del “mare vissuto” sia esso dell’epoca eolica come di quella a motore, non può staccarsi dall’anima della Città, anzi, ne rafforza il suo essere.
Oggi notiamo che la biblioteca marinara in genere si espande così da essere pienamente fruita dalle generazioni future e questo perché nessun suo libro verrà rimosso. I testi del mare infatti, non saranno mai desueti o antiquati, ma costituiranno bensì continue fonti di preziosa ricerca, in poche parole: un vero patrimonio da salvaguardare.
Infine, giusto per non lasciar scadere di poppa le nostre esperienze, il volume “Le storie nella scia – Tutti hanno il loro mare”, realizzato da Ernani Andreatta, Carlo Gatti, Bruno Malatesta, Bruno Sacella e Pro Schiaffino, già presentato con innumerevoli consensi a Camogli, sarà proposto tra breve a Recco ed in altri centri dei nostri dintorni.
La biblioteca marinara continua a navigare…
(maggio 2023)