I Capitani e Macchinisti Navali per natura e definizione non possono restare indifferenti quando si parla di navi senza equipaggio, ovviamente qualcosa devono dire, specie quando osservano certe unità che non hanno più la struttura della plancia!
E questa volta lo si fa con ironia, un po’ perché è utile stimolare chi è appassionato delle cose di mare e un po’ per invitare qualcuno a riflettere su un’innovazione epocale che muterà alquanto la nostra concezione di lavorare e di divertirsi a bordo.
Attività portuali a Punta Arenas (Cile)
In quell’innovazione, saranno inoltre coinvolte tutte le strutture dedicate allo shipping: le scuole nautiche, i cantieri navali, le società marittime, eccetera.
Per esasperare questi “eventuali” orizzonti, affermiamo che in un certo futuro, il personale scomparirà dalle navi per lasciare posto alle macchine che lavoreranno a distanza. Che piaccia o no, il nucleo di questa trasfigurazione è proprio quello che tende ad eliminare il personale di bordo.
Attività portuali a Punta Arenas (Cile)
Come ben sappiamo, oggigiorno la tecnologia sarebbe pronta per questa mutazione, un po’ meno pronto è l’ambiente che la circonda, cioè la cultura della gente, certe situazioni socio-politiche o gli aspetti normativi, ovvero argomenti che richiederanno comunque tempo per adattarsi ai parametri del futuro.
Intendiamoci, le navi autonome odierne hanno già iniziato a funzionare in certi contesti ristretti, dimostrando così che quella tendenza è iniziata.
Supponiamo perciò che tra una decina d’anni, si progredisca più sensibilmente con la gestione delle navi autonome da carico, con i relativi pro e contro; poi toccherà alle navi da crociera?
Nave da crociera in tranquilla navigazione
A questo ultimo riguardo, vediamo qualche aspetto. Lo facciamo avvalendoci con le immagini dell’Intelligenza Artificiale che oggi rappresenta essa stessa appieno gli interrogativi del domani.
Basta pensare a un’unità moderna che può anche imbarcare più ospiti degli abitanti di Camogli: il suo equipaggio poi, va oltre i 2.300 componenti. Ipotizziamo ora che tutti vengano sostituiti dalle “macchine in remoto”.
Idealizzazione di nave da crociera guidata a distanza…
Notiamo intanto che chi paga l’operatore della nave non è un’azienda sulla terraferma come nel caso del noleggio di un’unità da carico, ma bensì le singole persone-clienti che hanno pagato la loro vacanza, cioè che sono fisicamente a bordo e – ovviamente -pretendono il massimo dei servizi ludico-alberghieri offerti.
Idealizzazione ironica di Cabin Stewardess che cura un alloggio ospiti
Idealizzazione ironica del servizio ristorante con Camerieri Robot
Idealizzazione ironica della festa di “Benvenuti a Bordo”
Detto questo, iniziamo – per esempio – con il servizio in cabina: essendo lo staff assente, l’ospite troverà il letto rifatto automaticamente? Oppure in ristorante ci sarà un buffet continuo? E l’entertainment sarà in streaming? Ci saranno dei “crew-robot”?
E poi: è davvero possibile che la mentalità delle persone nei confronti delle crociere future possa mutare così drasticamente rispetto all’odierna?
Idealizzazione ironica del Capitano che saluta gli ospiti via streaming da 3.000 chilometri di distanza
Ma ciò che lascia più perplessi è la gestione di altri servizi come siamo abituati oggi: per esempio, il Capitano che ti dà il benvenuto a bordo tramite una comunicazione video a 3.000 chilometri di distanza parrebbe inquietante. Riteniamo che a nessuno piaccia essere portato in giro per il mondo da “un responsabile” che non è lì con te.
Certi progetti dovranno attendere. Per ora, la sorniona IA ci aiuta solo a sorridere, immaginando solo certe improbabili prospettive…
(immagini archivio Capitani & IA)