Ecco un racconto vero, che coinvolge la nostra Città, un suo celebre veliero e che parla di certi valori del Risorgimento, alcuni oggi dimenticati.
Il suo ricordo più bello era quello che a Camogli forse non ricordavano più. Emanuele Olivari era allora dispensiere del Laura di Capitano Lazzaro Bertolotto. Ancorato nella rada di New York, ricevette l’ordine di preparare un pranzo per dodici invitati, tutti capitani Camogliesi dei barchi che erano alla fonda lungo il “River” (Hudson).
Il Capitano Armatore Camogliese Lazzaro Bertolotto
Gli ospiti arrivarono una domenica mattina, durante una fitta “nevara”. Uno di questi, salendo la scaletta reale, zoppicava fortemente e veniva su adagio, sostenuto da due giovani Capitani. Alla fine del pranzo, mentre il dispensiere serviva vino santo, ebbe occasione di osservare bene l’ospite claudicante. Era un signore dallo sguardo acuto e dal viso solcato da profonde rughe, assai marcate; vestiva un logoro pellicciotto di quelli usati dai cacciatori dell’Hudson. La sua bella testa, eretta e fiera, usciva da un alto collettone nero, all’uso degli antichi cospiratori. Nel fare un movimento, il lungo pellicciotto si aprì e il dispensiere s’avvide che quel signore aveva una rozza gamba di legno.
Più tardi seppe dal Capitano che l’ospite si chiamava Pietro Maroncelli e che era uno dei martiri dello Spielberg. Egli rimase a bordo del Laura, ospite riverito, per ben venti giorni. Alla sua partenza dal veliero, tutti i Capitani camogliesi vennero ad ossequiarlo. Quando, a stento, si fu seduto nella lancetta, guardò in alto verso i Camogliesi e forse conscio che non l’avrebbe più riveduta, gridò forte: “Salutatemi l’Italia, il suo bel mare e le sue montagne!”
Il brigantino Camogliese “Laura”
Pietro Maroncelli, patriota carbonaro e musicista, al quale fu amputata una gamba dopo la prigionia dello Spielberg, si trasferì a New York nel 1833, dove intendeva iniziare il melodramma. In quella metropoli morì nel 1846 in povere condizioni; solo nel 1886, la salma ritornò in Italia.=
(tratto da “Capitani e Bastimenti di Liguria – Ponente” di G.B. Ferrari; immagini archivio Capitani Camogli)