Note di Pro Schiaffino
Conoscere la posizione della nave in mare, fuori vista da riferimenti terrestri, e possedere un mezzo per individuare la direzione da tenere per trasferirsi sul mare da un punto all'altro, è sempre stato il problema principe per il navigante. E' perciò di grande interesse seguire l'evoluzione, nel tempo, del modo di navigare, al fine di rendersi conto delle difficoltà che si sono dovute affrontare e delle conseguenti soluzioni in merito adottate dall'intelletto dell'Uomo.
La bussola e gli apparati azimutali
Che cosa sia la bussola ormai è noto a tutti: è lo strumento più antico usato a bordo delle navi, che basandosi sulla proprietà del magnete di rivolgersi sempre verso il Nord, permette di individuare e percorrere una rotta, ossia una linea immaginaria che unisce due punti sulla superficie del mare.
Bussola Dunet - Costruzione precedente al 1825/Dunet Compass, 1825
Il Cronometro
Alle grandi scoperte geografiche non avevano fatto seguito ripercussioni economiche di altrettanta importanza a causa delle difficoltà che ancora per molti anni i naviganti avrebbero avuto nel determinare l'esatta posizione geografica. Per rendere la navigazione sicura occorreva infatti stabilire sia la posizione delle coste, isole, isolotti (possedere cioè delle corrette carte nautiche), sia la posizione della nave. Dal punto di vista tecnico si trattava dello stesso problema, cioè quello di calcolare le coordinate geografiche di un punto qualsiasi.
Cronometro "Porthouse & French" in dotazione al Brigantino a Palo camogliese " Manin Cichero"/Chronometer b"P&F", from the camogliese sailing ship "Manin Cichero"
Sestante e ottante
L'ulteriore passo in avanti realizzato al fine di ottenere una più esatta determinazione dell'altezza degli astri, lo si deve, in un primo tempo, alla ideazione dell'ottante (che misura l'ottava parte della circonferenza) e, successivamente, al suo perfezionamento ottenuto col sestante (che misura la sesta parte della circonferenza). Con l'impiego di questi strumenti, le osservazioni diventano di più facile lettura e le misure risultano più precise ed affidabili.
Sestante "Primavesi & Son", appartenuto al Cap. G.B. Repetto, Armatore del Brigantino Goletta "Palestina"/Sextant "P&Sons", of Capt. G.B. Repetto, shipowner of the schooner-brig "Palestina"
Solcometro
Per conoscere la posizione della nave, mano a mano che questa percorre la rotta con l'ausilio della bussola, come abbiamo visto, è necessario stabilire anche la velocità con cui essa si sposta sull'acqua. Lo strumento che misura tale velocità è chiamato Solcometro. Dapprima ci si valse di un solcometro "a barchetta".
Solcometro dotato di "barchetta": la quantità di sagola, delimitata da vari "nodi", che veniva lascata fuori bordo, determinava, in un certo tempo, la velocità della nave/Speed log to measure it by means of knots
Barometro
Quando nell'antichità i fenomeni naturali venivano attribuiti esclusivamente alla influenza di entità soprannaturali, ci si rivolgeva ad oracoli, maghi e sacerdoti affinchè ne interpretassero la natura e gli effetti, nella convinzione che costoro fossero in grado di preannunciare agli uomini l'avverarsi di eventi propizi o nefasti, ma comunque straordinari e premonitori.
Già nel 1800, s'era intuito che le cattive condizioni meteorologiche avevano come concausa un abbassamento della pressione atmosferica e lo strumento che venne adottato sulle navi dell'epoca per misurarla fu appunto il Barometro.
Barometer
Renard o mirtologio
Molto utile si dimostrò anche un singolare strumento, se così vogliamo definirlo, detto RENARD o MIRTOLOGIO, che in pratica può essere considerato un antesignano del registratore di rotta. Abbiamo detto utile, ma anche necessario in quei tempi nei quali, tra i marinai, l'analfabetismo era molto sviluppato, tanto che, molto frequentemente, il Capitano era l'unico a bordo a conoscere perfettamente la rotta da tenere.
Il Renard era conosciuto già nel 1700: i cavicchi, opportunamente inseriti nel quadrante, davano la cronologica sequenza di quali rotte e velocità aveva percorso la nave/the "Renard": it was an old "course recorder"
Palinurus
Lo strumento è così chiamato in tutte le lingue in onore del mitico timoniere della nave di Enea. Con l'ausilio dei raggi solari e la cognizione esatta dell'ora di bordo e della latitudine del luogo, è possibile determinare la rotta vera o magnetica della nave, semplificando in tal modo i calcoli di deviazione della bussola.
Palinurus costruito a Londra da "Reynolds & Wiggins". Dono di un vecchio Capitano camogliese/The Palinurus, it was used to check the magnetic compass error