A.I.S. = Automatic Identification System
Sistema usato principalmente per l'identificazione delle navi. Specialmente utile per: identificazione e monitoraggio dei dati di navigazione delle navi in acque congestionate oppure in caso di scarsa visibilità. E' obbligatorio sulle navi maggiori di 300 TSL ingaggiate in viaggi internazionali. Si avvale della trasmissione radio VHF ed è interfacciato con GPS, girobussola, radar etc. Può essere anche usato per la segnalazione di relitti, secche e quant'altro sulla rappresentazione elettronica del VMS (Vessel Management System) del ponte di comando. Nel display dell'AIS vengono riportati oltre il nome delle altre navi, la loro distanza e rilevamento (max portata dalle 30 alle 50 miglia), i loro dati di navigazione e operativi
(B.Malatesta)
VMS = Vessel Management System
Ed ecco il giocattolo dei giovani ufficiali di guardia sul ponte!
Il VMS, che non è nient'altro un'interfaccia di varie componenti (carte elettroniche, AIS, GPS, dati gyro e propulsori, rilevamenti Radar, parametri dei sistemi di navigazione), mette in condizioni l'ufficiale di guardia di gestire le operazioni di navigazione in sicurezza simultanea. L'errore tecnico è ridotto al minimo e comunque segnalato da appositi allarmi. Tra tanti vantaggi, si elimina l'andirivieni tra plancia e sala nautica, una pratica molto pericolosa nelle acque congestionate. Tra i dati forniti da questo sistema, il più utile è quello della carta elettronica di un'area di navigazione pericolosa dove, oltre alla carta dell'Ammiragliato perfettamente rappresentata, vengono mostrati anche i "bersagli", cioè le altre navi, complete di nominativo, così da mettere l'ufficiale di guardia in completo controllo di tutti i parametri operativi.
(B.Malatesta)
I.S.P.S. Code = Regolamento internazionale per la Sicurezza dei Porti e delle Navi ("sicurezza" inteso come protezione contro atti di sabotaggio e terroristici)
In vigore dal Luglio 2004. Questa regolamentazione, parte della SOLAS, rivoluziona la gestione delle navi: da un lato istruisce gli armatori a dotare le proprie navi con strumenti e personale che rispettino le direttive di protezione e, dall'altro, gli equipaggi a modificare la loro routine giornaliera di lavoro. Ovviamente, anche le strutture portuali si sono adeguate a questo standard.
Purtroppo, le navi più penalizzate da queste regole sono quelle da carico che, con personale limitato, devono dividere colle già pesanti attività giornaliere dedicate alla gestione del carico, quelle altrettanto gravose dei vari controlli dovuti alla "security". Il codice stesso è comunque un buon deterrente contro eventuali atti terroristici.
(B.Malatesta)
Freedom of the Seas
(AP Photo/Royal Caribbean Cruises Ltd., Jonathan Atkin)
Questa nave da crociera, varata quest'anno, è la più grande mai costruita: ha una capacità di 4370 passeggeri, 1360 membi d'equipaggio, una stazza di 158.000 tonnellate, una lunghezza di 339 metri e garantisce una velocità di crociera di 21 nodi. Tra le altre moderne attrezzature a bordo, vi sono: una pista per pattinaggio su ghiaccio, una passeggiata lunga quasi come Via della Repubblica a Camogli, un segmento verticale di "free climbing". Da notare che, oggigiorno, molte compagnie di navigazione puntano alle originali attività "di bordo", così da aggiungerle alle già note destinazioni escursionistiche a terra.
(B.Malatesta)
Il Direttore delle Risorse Umane/Director of Human Resources
Dagli anni '80, la gestione dello shipping è profondamente cambiata. Le storiche compagnie di navigazione, le quali, tra l'altro, assumevano elementi provenienti in maggioranza dal campo marittimo, si sono trasformate in vere e proprie macchine da business. I termini inglesi qui sono d'obbligo poichè il cambiamento suddetto è avvenuto in primo luogo negli USA. Le uniche figure dirigenziali che ancora provengono dall'ambiente dello shipping sono rimasti gli ispettori tecnici, di coperta e macchina.
Per quanto riguarda gli equipaggi, c'è oggi il V.P. Human Resources, il quale proviene generalmente dal campo dell'impiego del personale presso grosse aziende, tipo le turistiche o le meccaniche e sostituisce, in parte, il Comandante d'Armamento. Fui infatti sorpreso quando, in quegli anni, chi ci doveva “mandare a navigare” era uno o una dirigente proveniente dal reclutamento personale in una grossa azienda di fast food! Nel frattempo il lavoro marittimo era mutato colla tecnologia e, oltre ai titoli professionali, iniziavano ad essere richieste le frequenze a corsi di specializzazione. Invece dei vecchi quaderni coi nomi dei marittimi in stentati ordini alfabetici, vennero introdotti sofisticati database riguardanti tutti i dati del personale, coi quali i dirigenti odierni hanno una perfetta dimestichezza. Inoltre, la tendenza è quella di non demotivare il marittimo, quando è tranquillo a casa, colla telefonata a sorpresa: si cerca invece di programmare, allo sbarco, la data del prossimo reingaggio, di organizzare cioè la cosiddetta “rotazione”.
(B.Malatesta)