SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

Il Narcissus di Joseph Conrad/The Narcissus of Joseph Conrad

Un veliero in navigazione da Bombay a Londra, a fine 1800. Un marinaio di colore appena imbarcato in quel porto indiano e consapevole di essere malato. Le varie reazioni del resto dell'equipaggio su come trattare quell'infermo, con punte di compassione e d'odio. Quando lo sfortunato marinaio muore, l'equipaggio si sente liberato da un incubo.

Joseph Conrad

Le note suddette non si riferiscono ad un resoconto di navigazione dei nostri brigantini, ma ad uno dei più famosi racconti di mare di Joseph Conrad, "Il negro del Narcissus". Come noto, Conrad (1857-1924) navigò per ben vent'anni sui velieri dell'epoca. Nato in Polonia, volle dimenticare forse sul mare il periodo della sua giovinezza. Come, altrettanto noto, si stabilì in Inghilterra una volta che fu riconosciuto come straordinario scrittore, specialmente di storie di mare. Una delle prove che egli navigò veramente, la si capisce dal fatto che, ritornando al racconto, fu permesso a quel membro dell'equipaggio d'imbarcare su una nave inglese. Era infatti uso comune a quei tempi sostituire i membri dell'equipaggio originali che, frequentemente, si ammalavano o morivano durante i lunghi viaggi.

La storia del libro di Conrad, riguarda la nave Narcissus, esistita realmente e sulla quale egli lavorò come Secondo Ufficiale. Successivamente, l'unità passò dall'armamento inglese a quello camogliese nel 1899. E' questo il motivo principale per il quale la segnaliamo in questa sede.

Ecco la sua scheda:

Nome/Name
Narcissus- nave in ferro
Costruita/Built
Port Glasgow - 1876
Armatore/Owner
dal 1899, Vittorio Bertolotto*
Porto d'armamento/Port of registry
Genova
Portata/Deadweight
Portata 1270 t.;Tonnellaggio di registro: 1349 t.;
Dimensioni/Dimensions
Lungh. :71,62 mt; Largh.: 11,30 mt.; puntale 6,70 mt.

* (di Lazzaro, il famoso Professore della Scuola Nautica di Camogli)

Il Narcissus, nel 1906 scampò a una forte tempesta mentre rimontava Capo Horn e, una volta in salvo, il suo equipaggio donò una quadro votivo alla Madonna del Santuario di Montallegro a Rapallo. Nel 1907, partì dalla foce del Rodano diretto in Cile, ma una tempesta lo costrinse a poggiare a Rio de Janeiro dove venne dichiarato inadatto alla navigazione e ceduto alla Mutua Assicurazioni Marittime Cristoforo Colombo di Camogli, valore assicurato: 93.700 lire.

Venne quindi usato come pontone nel porto di Genova e riarmato nel 1917, quando fu ribattezzato Iris e ceduto ad armatori brasiliani. Nel 1922, fu vittima d'una collisione e affondò nella rada di Rio de Janeiro. ma il Narcissus, testardo, non s'arrese: venne recuperato, tornò a navigare e, finalmente, nel 1925, dopo la bancarotta del suo armatore, fu mandato alla demolizione.

La nave a vela Narcissus. Quadro di G. Roberto, conservato al Museo Marinaro di Camogli/The sailing ship Narcissus. Painted by G. Roberto, kept at the Maritime Museum of Camogli

Gli eroi di Conrad, a differenza dei veri equipaggi dei velieri, erano sovente dei fuggiaschi o rifiuti umani, marchiati dalla sfortuna o dai rimorsi, che combattevano con straordinaria forza interiore tutte quelle difficoltà che la natura e gli uomini ponevano loro dinnanzi. Certamente era uno degli scenari preferiti dai romantici d'allora e la magnifica opera dello scrittore contribuì a divulgare in tutto il mondo lo splendido ambiente dei velieri e del mare, che comprese anche la solida tradizione marinara di Camogli.


A sailing ship under way from Bombay to London, at the end of 1800. An afro seaman, just signed on, who knows to be sick. The various reactions of the crew on how to deal with that sick man. After he dies, finally the crew feels like to be realeased from a nightmare.

The above notes are not taken from the ship's log of one of our brigs, but they belong to one of the most famous sea tales of Joseph Conrad, "The nigger of the Narcissus". Conrad (1857-1924) sailed for about twenty years on sailing ships, probably to forget his young years in Poland. After the sailing ships experience, he went to live in England to continue his excellent work as a writer.

The story of Conrad's book, regards the sailing ship Narcissus, on which he really worked. This vessel, on 1899 was sold to the camogliese owner Vittorio Bertolotto and this is the main reason why we report here this information.

On 1906, the Narcissus survived a tremendous storm at Cape Horn and right after, she was used as pontoon in the port of Genoa. On 1917 she was renamed Iris and sold to a brazilian owner. On 1922, she sunk at Rio de Janeiro after a collision and put again under way. On 1925, finally she was scrapped due to bankruptcy of her owner.

The Conrad's heros, different from the real crew of sailing ships, were usually fugitives or wrecks, signed by bad luck or remorse, who fought with extraordinay strenght all the difficulties which both, nature and men, were putting ahead of their life. Certainly, it was one of the favourite scenarions of the romantics, but for sure, the beautiful work of Joseph Conrad contributed to spead all over the world the extraordinary environment of the sailing ships, which included the solid maritime tradition of Camogli as well.

Capt. Bruno Malatesta (11/2006)