SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI |
Forum culturale a Camogli
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Ernani Andreatta – Carlo Gatti – Vittorio Massone – Pro Schiaffino (dalle manifestazioni per il 130° anniversario dell'Istituto Nautico “Cristoforo Colombo” di Camogli del 10 Gennaio 2006) Sabato 14 Gennaio alle ore 10.00, nell'aula magna dell'Istituto Nautico, intitolata all'indimenticabile “Vittorio G. Rossi” è stato tenuto un Forum Culturale con la partecipazione degli scrittori di mare che, oltre ad aver frequentato il prestigioso Nautico di Camogli, abbiano navigato e scritto opere sul mondo del mare e della marineria. Essi sono Ernani Andreatta, Carlo Gatti, Vittorio Massone e l'immancabile Pro Schiaffino. Questi “scrittori di mare”, che a bordo alle navi hanno tutti raggiunto posizioni di comando sia in coperta che in macchina completando poi la loro vita a terra in posti manageriali di rilievo, erano tutti presenti con le loro opere. Date le caratteristiche di questo “Forum” la cerchia è naturalmente ristretta a personaggi noti nell'ambiente che nella vita, si sono dedicati oltre che alla propria professione, anche alla raccolta storica delle loro esperienze di bordo o di terra attraverso la pubblicazione di volumi che rappresentano preziose “testimonianze” del mondo legato al mare. Per il “Nautico” s'era trattato di un vero e proprio “Open Day” perché dalle ore 09.00 in poi era possibile visitare l'Istituto, incontrare docenti e allievi e prendere visione del nuovissimo progetto del “Liceo Tecnologico della Logistica e dei Trasporti”. Il Nautico di Camogli, al passo con in tempi, è sempre stata una scuola di qualità all'avanguardia nel suo settore, per dare ai suoi allievi quella cultura tecnica e non solo, che è sempre stata la base professionale dei futuri uomini di mare che hanno frequentato il “Cristoforo Colombo”. Il successivo passaggio di questi giovani all'Accademia della Marina Mercantile, aperta da pochi mesi a Genova, dovrebbe essere un completamento e una garanzia della formazione al passo con le altre grandi nazioni europee e di oltre oceano. E' d'obbligo un breve curriculum di presentazione dei protagonisti di quella mattinata. Ha dato inizio al cerimoniale, presenti le autorità Comunali e Provinciali, il Prof. Vladimiro Iozzi che rappresenta, come preside congiunto, anche il Nautico di Genova Il Prof. Bruno Gazzale, docente a Camogli, oltre che Vice Preside, ha introdotto il Com.te Mario Peccerini al quale è spettato di tracciare un breve curriculum dei quattro scrittori. Il Com.te Peccerini oltre che naturalmente essersi diplomato al Nautico ha un curriculum di tutto rispetto avendo frequentato l'Accademia Navale di Livorno sino a raggiungere il grado di Sottotenente di Vascello. Quindi, intrapresa la via del mare in Marina Mercantile, ha raggiunto il grado di Comandante con le navi della Carboflotta di Genova, terminando poi la carriera nel settore dei noleggi della stessa Società. Tra le altre cose, oltre che a far parte di un attivissimo gruppo teatrale di Camogli è anche il direttore artistico del teatro San Giuseppe di Ruta, dove, oltre ad opere teatrali, si volgono anche concerti di musica classica di grande qualità. In stretto ordine alfabetico presentiamo un breve curriculum dei quattro protagonisti della mattinata al Nautico. Com.te Ernani Andreatta , noto per il Museo Marinaro Tommasino-Andreatta che, incredibilmente, non ha mai trovato una sede a Chiavari, ha fatto un piccolo escursus del perché ha scritto due libri, di tutto peso, circa 10 kg. come “Chiavari Marinara dall'Epoca Eroica della Vela” e “Memorie dal Mare”. Andreatta è Sottotenente di Vascello e in Marina Mercantile ha raggiunto giovanissimo il comando con navi della Texaco per poi dedicarsi ad altre attività imprenditoriali nel campo chimico navale. Come noto è legatissimo al Rione Scogli per tradizione famigliare e cultura. Com.te Carlo Gatti , di Rapallo, ex ottimo pallanuotista, si cimenta ancora nel nuoto nella categoria dei “Masters”, da giovane per i suoi capelli neri a spazzola, ora completamente spariti, era soprannominato “Spassulin”. Dopo il Nautico a Camogli ha intrapreso la via del mare ed ha un curriculum al comando di otto anni su rimorchiatori d'alto mare. Poi, dopo aver vinto il concorso a pilota di porto si è dedicato a questa prestigiosa professione raggiungendo i 25 anni di pilotaggio nel porto di Genova. La professione del “Sea Pilot” necessita nervi saldi e senso marino non indifferente. La nave che si ormeggia o che si porta fuori dal porto è sempre diversa ed il suo “carattere”, e le sue reazioni, vanno immediatamente capite per anticipare sempre gli ordini giusti specie in acque ristrette come i porti. I suoi libri sono veri e propri archivi di fotografie prese sul “campo” con episodi di grande rilievo e responsabilità come quelli della tragedia della London Valour e dell'incendio della Haven dove il Com.te Gatti era spesso in prima linea al comando dei potenti rimorchiatori della flotta del porto di Genova. Gatti è sempre al primo posto nel Tigullio per rappresentare il mare e la professione ad esso legata organizzando interessanti mostre sia di modellistica navale che fotografiche. Attualmente è il Presidente della nostra Società. Il Presidente Gatti ha scritto libri, sempre corredati da straordinarie documentazioni fotografiche: “Quelli del Torregrande” – Saggi: “Il Tigullio, un Golfo di eroi”; I “Liberty”, le navi che vinsero la guerra e poi la pace. “Fuoco a bordo la Haven” . “London Valour”, La nave che affondò due volte. Cap. Direttore di Macchina Vittorio Massone chiamato “Vrin” dagli amici. Originario di Recco ma diplomato a Camogli, dopo 15 anni di mare dove raggiunge presto il grado di Direttore di Macchina con la flotta dei Cameli; due incidenti segnano la sua carriera. 1955 L'Argea Prima entra in collisione in Golfo Persico con una nave olandese di nome Tabian; 1963, il Miraflores, una Motonave dove Massone era Direttore di Macchina, ha una collisione con la M/n Abadesa in Nord Europa dove si registrano anche 9 morti. A questo punto l'armatore Cameli lo passa ispettore a terra dicendogli in dialetto: “te piggiou u grammu, oua ti piggi un bun”. La sua carriera da ispettore tecnico è durata 20 anni. Ha scritto: “Una vita sul mare”, un ottimo libro corredato anche di inedite fotografie delle collisioni che ha subito. Pro Schiaffino , “asso di denari” a pieno titolo in questo Poker. In una recente riunione al Nautico in occasione di queste celebrazioni disse: “mi sono accorto di essere vecchio quando per celebrare il mio compleanno ho speso più di candeline che di torta”. La battuta sempre pronta e piena di humour, il sorriso sornione dell'uomo che ha vissuto il mare da gentleman all'inglese col valore aggiunto di essere nato e vissuto a Camogli, in questa irripetibile cittadina ligure, fatta di scale e di caruggi, con tutti i difetti, tra virgolette, che lì in quel paese diventano, inspiegabilmente pregi, qualità e virtù. Un'alchimia impossibile che non ha eguali nella storia del mondo. Camogli è così e bisogna tenersela così, ma ben stretta. Pro Schiaffino dopo il diploma al Nautico inizia a navigare con le navi di suo padre, che portavano carbone e merce varia. Poi si imbarca con l'Italnavi di Genova dove è addetto alla sistemazione dei piani di carico anche con le automobili da portare in Nord America. Successivamente viene impiegato in incarichi a terra come Vice Capo dell'Ufficio Armamento. Passa alla società dei Costa dove diventa capo dell'Ufficio Operativo, posizione che occupa sino al 1975 per passare poi alla società portacontainer Merzario con la quale termina la sua professione attiva. Ma Pro è anche notissimo per la sua cultura marinara che ha pochi riscontri, cultura di cui beneficia il bellissimo Museo Marinaro di Camogli fondato da Gio Bono Ferrari. Il museo accetta solo e soltanto reperti appartenuti a Camoglini. E' un distinguo che, trattandosi di cose di mare, ha pochi riscontri ma il Museo Marinaro dei Camoglini si fregia anche di questa “onorificenza al valore”. Da trent'anni Pro Schiaffino ne è direttore e anima. Del museo dicono che conosca anche i granelli di polvere. E' una simbiosi perfetta. Entrando al museo lui è là, vicino al libro delle firme di presenza o nel “mini-scanietto” lì accanto. E Lui sarà sempre là, a rispondere ad ogni domanda a raccontarti il fatto curioso. Per sette anni è anche presidente della società Capitani e Macchinisti di Camogli che era nata come Società di Mutuo Soccorso per le vedove di chi moriva in mare, al tempo dei velieri: altra “onorificenza al valore”, di Camogli. I suoi libri, dove è autore o curatore, sono “acque marine”, tanto per restare in tema, limpide e brillanti. Si ha l'impressione che odorino di mare, di caruggi stretti, di “parsimonia”, di pesce fritto! Ecco, in una cosa sola hanno esagerato i Camoglini, nelle dimensioni della padella per la frittura, incredibile! Da soli, i titoli dei libri di Pro, fanno già racconto, scorriamoli insieme: “Parlar Camallo” - “Parlar Marinaro” - “Il Comandante Tolla ed altri racconti” - “Le carrette degli Arrmatori Genovesi” – “I velieri di Camogli, racconti di terra e di mare” – Episodi della Marineria Camogliese” – “I Semafori di Napoleone” – “Gio Bono Ferrari Racconta” – “Gli strumenti dei Velieri di Camogli” – “Giornale di navigazione del brigantino a palo MOU“ – “Gli armatori di San Rocco di Camogli” e l'ultimo, ancora fresco di stampa: “Quando il mare racconta in prima persona”. Una produzione che ha pochi riscontri sia sul piano del numero delle opere che sul piano del saper cogliere l'anima, il cuore e le sensazioni della gente di mare e dei camoglini ( o camogliesi?). Nella mattinata di sabato erano anche esposte opere pittoriche e fotografiche dedicate alla marineria di G.D'Errico, G. Capato, Carlo Gatti e Marco Locci. L'Istituto Nautico Cristoforo Colombo, la mattina di quel sabato, era aperto a tutti coloro che vi si recavano per respirare l'aria della “Marineria” e di Camogli. Nella foto: da sinistra, Vittorio Massone, Ernani Andreatta, il Prof. Bruno Gazzale, Pro Schiaffino, il Presidente Carlo Gatti e Mario Peccerini, in una foto dei preparativi del cerimoniale per i 130 anni del Nautico di Camogli..
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