SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

La Casa di Riposo della Gente di Mare /The House of Retired Seamen of Camogli

Casa di Riposo “ G. BETTOLO” - CAMOGLI  

Un po' di Storia 

L'Avv. Lorenzo Bozzo , figlio di marinai in una città di marinai, il 7 aprile 1917 nella Sala Consiliare di Camogli, espresse quello che era stato uno dei suoi propositi a lungo meditati: quello di “ fondare in Camogli una Casa di Riposo per la Gente di Mare della Marina Mercantile, in memoria di Giovanni Bettolo, quale migliore omaggio e ricordo da eternare alla posterità”.

Purtroppo il 2 ottobre 1918 Lorenzo Bozzo, appena quarantottenne, decedeva. Fortunatamente il seme gettato trovò terreno fertile tra la gente di Camogli. L'iniziativa fu ripresa dal Sindaco Davide Olivari che, nella seduta del Consiglio Comunale del 19 ottobre 1919, fondò il Comitato Operativo per portare avanti il progetto che trovò ampio consenso sia nelle Istituzioni Nazionali che tra i cittadini, che contribuirono con lasciti ed oblazioni a costruire i fondi per la realizzazione della grande opera.

La Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli, fondata nel 1904, si dedicò in modo straordinario all'iniziativa e determinanti furono le collette fatte dai Comandanti tra gli equipaggi camogliesi delle grandi navi del tempo, che portarono in breve a raccogliere complessivamente la somma di L=791.000, pari ad oltre la metà del valore preventivato per la realizzazione dell'opera.

Per dare veste giuridica appropriata all'iniziativa, il Comitato Promotore fu sostituito dall'Opera Pia per l'Assistenza della gente di mare G. Bettolo che con regio decreto del 29.11.1923, N 2669, fu eretta in Ente Morale.

Per spiegare il grande favore con cui la cittadinanza camogliese accolse e portò avanti l'iniziativa, si devono ricordare almeno tre motivazioni:

•  – La profonda stima di cui aveva goduto Lorenzo Bozzo

•  - L'atmosfera di fervore civile dell'epoca, che si può sintetizzare con l'espressione “ Italia di Vittorio Veneto”

•  - La lunga consuetudine della cittadinanza camogliese a promuovere Istituzioni di carattere sociale, fiorite quasi esclusivamente sulla generosità degli abitanti: l'Ospedale (fin dal 1800), l'Asilo Infantile (1867), la Piccola Casa di Provvidenza (1868), l'Orfanotrofio maschile (1924).

Il 21 agosto 1929 la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali concesse alla casa G. Bettolo due mutui per la somma complessiva di lire 1.400.000. Ciò consentì all'Opera Pia di bandire un concorso per la costruzione dell'edificio. La costruzione fu aggiudicata alla ditta Celle & Morando . Il Comune di Camogli contribuì all'opera cedendo l'area del vecchio cimitero. All'esecuzione del progetto prestò la sua opera gratuitamente l'ing. Carlo Montano, in memoria del padre, comandante della Navigazione Generale. I lavori ebbero inizio nel Gennaio 1930 e durarono poco più di un anno.

La Casa fu inaugurata il mattino del 1 agosto 1931, dagli allora Sovrani d'Italia, che nel pomeriggio dello stesso giorno assistettero al varo del transatlantico Rex nello scalo di Sestri Ponente.

Dopo un primo periodo di gestione diretta da parte dell'Opera Pia Giovanni Bettolo, nel 1933 la Casa di riposo passò all'I.N.P.S. e dal 1934 fu gestita dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che mantenne, e lo fa tuttora, inalterate le sue finalità di assistenza agli anziani marittimi.

La Casa di Riposo G. Bettolo, chiamata anche “Casa dei Marinai”, colpisce per la sua imponente bellezza architettonica e per la splendida posizione a picco sul mare, perfettamente incastonata nel Parco naturale del Promontorio di Portofino/Front view of the House of Retired Seamen of Camogli

 

Per chi arriva nel Golfo Paradiso via mare, è facile scambiare la sagoma dell'edificio per lo shape di una grande nave passeggeri della “belle époque” . Il suo scafo è dipinto nelle rocce scure e striate che affondano nella schiuma della scogliera, mentre i quattro piani del complesso, ricordano, persino nei particolari, i ponti passeggeri di una nave di linea. Questa idea si riflette, ancora, guardando il possente muraglione che, cingendo l'intero complesso, ne ricorda il Ponte Passeggiata .

Al centro della costruzione, poi, c'è la classica entrata a doppie scalinate spioventi che disegnano la prora, sulla quale si staglia l'albero con la bandiera nazionale./The entrance of the House

 

Più simile ad un albergo a più-stelle della Riviera, che ad un' Opera Pia , la Casa G. Bettolo è in grado di sorprenderci anche guardandola da vicino, sia per la perfetta geometria del parco, nel quale giganteggiano alberi secolari, sia per gli interni eleganti e ricchi d'antichi reperti marinari. L'indubbia eleganza - old fashion- si respira in ogni angolo dell'edificio e, quando si è certi ormai di fare la conoscenza con illustri ammiragli, comandanti, ufficiali in attraenti divise, beh! a quel punto si rimane delusi. Nessun maggiordomo in livrea ci viene incontro, mentre antichi personaggi in uniforme appaiono soltanto in alcuni quadri di gran pregio, tra i molti, raffiguranti navi italiane famose durante il ventennio ed altre più recenti a colori. Il personale della Casa G.Bettolo è stato scelto sicuramente per l'alta professionalità, ma soprattutto per la sua paziente semplicità e per il tratto addirittura familiare.


La Casa di Riposo è dotata d'attrezzature alberghiere di prim'ordine (49 stanze singole), ampi saloni da pranzo, soggiorno, aula multimediale ed è munita di servizi efficienti e funzionali che assicurano un soggiorno molto confortevole, con assistenza medica e infermieristica/The dining room

 

 

Il salone comune, normalmente dedicato alle attività degli Ospiti, può essere adattato ad aula multimediale, dotata di proiettore, visualpresenter, schermi motorizzati combinati VHS e lettori DVD, attrezzature usate per conferenze, presentazioni e proiezioni/The multimedia room

All'interno della casa è situata altresì una piccola Cappella a disposizione di tutti/The chapel

 

Il tutto è affidato a personale altamente specializzato e tecnico. All'interno della struttura una palestra è a disposizione degli Ospiti.

A questo punto il pensiero corre proprio a loro, agli anziani Marittimi, alla loro calorosa accoglienza, al rinnovato prestigio acquisito e soprattutto a quel forte impatto ambientale, a contatto diretto con gli elementi marini che ne fanno un tutt'uno con il ricordo della loro passata realtà lavorativa.

Al termine di questa presentazione, riportiamo ciò che a noi è sembrata qualcosa di più che una semplice curiosità: la Casa di Riposo G. Bettolo è il fiore all'occhiello dell'INPS, essendo l'unico “modello” in Italia ed a quanto sembra, nel mondo. Numerose, infatti, sono le delegazioni straniere che ottengono il permesso di visitare e studiare la struttura per poterla riprodurre nei loro Paesi.

 

 

Carlo Gatti

Presidente Società Capitani e Macchinisti Navali - Camogli

 

Si ringrazia il Comandante Alessandro Bagioli, Segretario della Società Capitani e Macchinisti Navali di Camogli e ospite della Casa G.Bettolo, per averci assistito nella ricostruzione storica dell'articolo.

Visita, cliccando qui, il sito dell'INPS dedicato alla Casa dei Marinai


A bit of history

 

Mr. Lorenzo Bozzo , attorney, son of seamen in a seamen's town, , on April 7, 1917 at the City Council Hall of Camogli, stated one of his most wanted objectives: “ to found at Camogli a House for Retired Seamen of the Merchant Navy, in memory of Giovanni Bettolo (Admiral of the Italian Navy in the first years of 1900) as the best memorial to the new generations."

Unfortunately, on 1918, Mr. Lorenzo Bozzo, 48 years old, died. Luckily, his proposal was welcome by the people of Camogli. The idea was developed by the mayor, Mr. Davide Olivari who, during the meeting of the City Council, on October 19, 1919, founded the Commitee to promote the project. This decision was widely accepted by the National Institutions and by the inhabitantsi, who contributed with money gifts so as to guarantee the funds to build the house.

The Society of Sea Captains and Naval Engineers of Camogli, founded on 1904, decided to get involved at its best in this initiative. The sums of money collected by the Captains and ships crews of Camogli were very significative at that time: shortly, the sum of 791.000 Liras, which was more than a half of the whole predicted cost.

The following points explain why the community of Camogli warmly welcomed this project:

•  – The great consideration of which Mr. Bozzo was taken into, by the people of Camogli

•  - The civil fervour at that time in Italy, after the 1st Warld War

•  - The solid tradition of the camogliese community to promote social institutions, developed, above all, by the generosity of the residents: the Hospital (since 1800), the Kindergarten (1867), the House of Providence (1868), the Orphanage (1924).

On August 21, 1929, the National Bank for the Social Security, allowed to the "G. Bettolo" House, two down payments of 1.400.000 Liras. The Committee then , called a competitive examination to start to build the premises. The company Celle & Morando won the examination . Il Camogli Community contributed to the building by giving at no cost, the area of the old cemetery. Engineer Carlo Montano, supervised and performed the building, for no compensation, in memory of his father, Captain with Navigazione Generale ship company. The works started on January 1930 and they lasted about one year.

The House was inaugurated on the morning of August 1st, 1931, by the italian Kings, who, later in the afternoon, celebrated the inauguration of the transatlantic ship "Rex" at Genoa.

Since 1933 until nowadays, the House is under management of the National Social Security Administration, which guarantee all the objectives of the primary project.

La House of Retired Seamen G. Bettolo, hits the observer along with its impressive architetural beauty along with its breathtaking location above the sea, perfectly set in the Natural Park of Portofino promontory.

By the sea, it is easy to mistake the shape of the House with the one of a passenger ship of the "belle eqoque". Its hull is painted on the dark and striped rocks which dive in the reefs foam and its four floors look like the decks of a transatlantic liner and the lower verandah is similar to the "promenade deck" of a luxurious cruise ship.

In the middle of the building, there is the classic entrance with double stairways, which draw the bow on which the italian flag flies.

The House looks like a "many stars" Hotel in the Riviera instead of a retirement house. It its beautiful park we find centennial trees and its elegant interiors are fitted with traditional maritime items: the old fashion elegance is around at each corner of the building. You will be disappointed if you expect to meet proud admirals or commodores wearing bright uniforms: no butlers on livery are coming to welcome you. The only characters in uniform are the ones of the precious paints around the Housetra . The personnel of the House has been selected for its high professionality and for its patient semplicity and its familiar behavior.

The House is fitted with first class Hotel items: 49 single rooms, wide restaurants, living room, multimedia room , along with medical assistance.  

The living room is dedicated to various Guests' activities such as multimedia use, fitted with a projector, visualpresenter, DVD players, conferences devices, presentations and projections

Inside the House, you will find a nice little chapel.

All the premises are managed by a highly qualified personnel. Also, inside the House a gym is available for the Guests.

The Retired Seamen meet here a warm welcome and above all, a strong environmental impact, at contact with the sea elements which recall them their past work on the oceans.

At the end of this presentation, we would like to remind to all visitors that the typology of House of Retired Seamen of Camogli is the only one existing in Italy and probably in the world. Indeed, various foreign delegations request to vsit the House and its managing structure so as to be reproduced at their countries.

 

 

Carlo Gatti

President of the Society of Sea Capitans and Naval Engineers- Camogli

 

A special thank to Capt. Alessandro Bagioli, Secretary of the Society of Sea Capitans and Naval Engineers of Camogli and guest of the House, who assisted us to develop this article.