SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

Caro babbo, forse stamattina quando per l'ultima volta sei sceso in sala macchine a fermare i 5000 cavalli del rimorchiatore Francia un po' di magone ti è venuto. Non ti è successo quando sei andato in Mar Rosso con l'Ariel, non ti è successo quando sei andato in Argentina e in Olanda con il Ciclone e non ti sei visto manco una partita dell'Italia Campione del Mondo.

Eppure stamattina quando ti ho chiamato sul telefonino mi hai detto: “E' l'ultimo rimorchio…” e io che ti conosco so che ti girano le scatole di andare in pensione, di non andare più in giro per il Porto di Genova ad accompagnare le navi all'ormeggio oppure a consegnarle al mare aperto. Non ti hanno mai licenziato, ma forse oggi ti senti un po' così, messo da parte: che cosa credono, che non sei più capace a mettere in moto?

Mi ricordo che quando ero piccolo mi portavi a bordo e mi dovevi prendere quasi in braccio per farmi salire su, oggi invece salgo sulle navi sulla biscaglina come i Piloti del Porto. Dovevo lavorare in mare anche io per sentirmi come te e l'ho fatto. Caro babbo, ieri quando ho visto mio nipote seduto accanto al Comandante del rimorchiatore, che lo faceva “guidare”, mi sembrava di vedere te con qualche capello bianco in meno e me che tutte le volte facevo le boccacce e mi dicevi di non farle. Mi sono sentito fuori corso e invece tu sei sempre lo stesso rompiscatole di una volta.

Caro babbo, forse stamattina sei smontato dal turno per l'ultima volta. C'era un silenzio fastidioso ma se avessero potuto farlo da soli tutti i rimorchiatori ti avrebbero salutato impavesati con tre fischi lunghi come un amico caro che ogni tanto passerà a fargli visita.

Caro babbo, quando mi porti a bordo un'altra volta?

Luca Roncolini / 4-2007

Pubblicato da “Il Secolo XIX”, l'1/7/1999 in occasione del pensionamento del DM Angelo Roncolini della Società Rimorchiatori Riuniti Porto di Genova.