Nel Maggio 1998, durante una mia conferenza sugli orologi solari, conobbi l'indimenticato Comandante Gino Cortassa. Tra i vari argomenti discussi, parlammo anche dell'Isola di Tristan da Cunha. Poco tempo dopo infatti, con l'assistenza di mio fratello Mario, decidemmo di progettare una meridiana per quella terra remota.
Una bella immagine del Comandante Gino Cortassa coi fratelli Malatesta in occasione della progettazione dell'orologio solare di Tristan da Cunha, nel 1998/ A nice picture of Captain Cortassa along with the Malatesta brothers, shot during the development of the Tristan da Cunha sundial on 1998
Il Comandante Cortassa inoltre, tanto per rendermi familiare quel remoto lembo di terra, mi diede del materiale riguardante un viaggio che egli effettuò nel 1972, a bordo della splendida Leonardo da Vinci: uno dei porti toccati fu appunto Tristan da Cunha. La ragione della visita del transatlantico fu quella di annullare vari francobolli per conto della ASPP, l'associazione americana di filatelici "polari". Il seguente resoconto è stato scritto dallo stesso Cortassa, che lo aveva dedicato, a quel tempo, ai bimbi delle Scuole Elementari di Camogli affinchè sapessero qualcosa in più sui loro compaesani. Gino Cortassa, tra l'altro, fu anche promotore d'una raccolta di fondi a Camogli per alleviare le pene della popolazione di Tristan dopo la devastazione di un uragano nel Maggio del 2001.
La storia della crociera della Leonardo mi coinvolse subito e sicuramente coinvolgerà tutti coloro che leggeranno le seguenti righe. Riviviamo perciò la straordinaria atmosfera d'una nave passeggeri quando approda ad una nuova destinazione ed il suo conseguente incontro cogli abitanti di quella terra!
CLC Bruno Malatesta – Vice Presidente Società Capitani e Macchinisti Navali – Camogli
1972: la Leonardo da Vinci a Tristan da Cunha
> ore 6:00 – 5 Febbraio 1972 : sul ponte di comando, in timoneria. Tutta la “guardia” è al proprio posto. La nave ora procede più lentamente poichè le motrici stanno riducendo i giri a “regime di manovra”.
Una luce livida invade lentamente ogni cosa ed illumina un cielo caotico, congestionato da nubi basse cariche di pioggia. A poppavia, lontano sull'orizzonte, inizia ad albeggiare. Una nuvolaglia sporca e grigiastra si estende di prora; la visibilità è limitata dalla bruma mattutina.
La Leonardo da Vinci in una cartolina d'epoca. Sovrapponi il mouse per vederne il retro che è annullato dai timbri della nave in occasione del viaggio a Tristan da Cunha/The Leonardo da Vinci on a period postcard. Mouse over it to see the its back
Incontriamo un vento gagliardo e mare agitato da tramontana/maestro, onde lunghe oceaniche, di colore plumbeo in armonia colla cromatica del cielo, col quale si confondono e si mischiano, solcate da striature biancastre di spuma sollevata e trasportata dal vento. L'isola ancora non si vede !
Niente voli di albatros o gabbiani, di procellarie o di qualsiasi altro uccello pelagico in quel pallido cielo aurorale; niente sembra annunciare la vicinanza della terra. Niente “cinture di alghe”, come diceva il portolano e come è indicato sulla carta nautica con strani geroglifici, in quel mare ribollente.
Il silenzio che circonda le persone sul ponte è rotto soltanto dallo scalpiccìo, su in controplancia, di qualche passeggero alquanto mattiniero. L'atmosfera surreale di quel mattino invita la fantasia alle più svariate divagazioni.
Qualche giorno prima, un certo colonnello Kirk, nostro passeggero nonchè “globetraveller” e conferenziere dei vari “travel-talks” tenuti a bordo nel corso di questa “African Safari Cruise”, mi aveva fornito vecchi opuscoli, ritagli di giornale, stralci ed informazioni varie su quella remota isola di Tristan da Cunha e sui suoi abitanti.
Come in una rapida successione di “flash”, le cose lette su quei ritagli e su quegli opuscoli macchiati dal tempo mi attraversano la mente, suffragate da un certo sentimento di muta ammirazione e dal desiderio di appagare la curiosità.
Ci sarà davvero quest'isola?
Il ticchettìo ritmico e strisciante dello scandaglio ultrasonico che scandisce le battute ed il sibilo acuto e sottile dell'alta tensione che giunge al tubo catodico del radar mi riportano alla realtà viva del momento in modo razionale, strumentalizzato, scientifico.
L'isola c'è! Eccola lì: una macchia giallognola sullo schermo fluorescente del radar. E poi, circa un'ora fa, per radiotelefono, avevo parlato con l'Administrator, Mr. Fleming, non con un fantasma!
Albatros a Tristan da Cunha, litografia di R. Svensson/Albatross at TDC, litography by R.Svensson
> ore 06:34 : qualcuno avverte che il fondale è in rapida diminuzione: le profondità misurate non coincidono con quelle riportate sulla carta nautica; si modifica la rotta per “allargarsi” da terra.
> ore 06:36, Pronti in Macchina, inizia la manovra d'arrivo : sta piovigginando. Sotto le nubi basse, tra la foschia che sale dal mare, appare una striscia di terra brulla, bruno-scura, di un colore ferruginoso. Siamo quasi al traverso della colata lavica, ora bisogna trovare il punto d'ancoraggio prestabilito sullo stretto zoccolo pre-insulare, il più vicino possibile al “settlement” di Edinburgh.
Segui la navigazione della Leonardo da Vinci sulla mappa. Usa le frecce e lo zoom/Follow the navigation of the Leonardo on the map
> ore 06:40 : si dà fondo all'ancora in 22 braccia di fondale, a 6 decimi di miglio dal piccolo centro. Il mare continua ad essere gonfio ed il vento a soffiare, la pioggia cade obliquamente e martella le lamiere dei ponti e dei cofani, il barometro è sempre in discesa.
> ore 07:00, Finito in Macchina : un'imbarcazione a motore s'avvicina, sballonzolando tra una cresta d'onda e l'altra. Finalmente giunge alla nostra murata. A bordo vi sono una trentina di uomini e nei loro visi c'è qualcosa di familiare: sono facce bruciate dal Sole, dalle intemperie e dalla salsedine, qualcuna solcata da rughe profonde, facce di marinai, da pescatori. Tutti indossano, strettamente allacciate, delle cinture di salvataggio arancione sbiadito, consunte, di foggia antiquata. Il capobarca è un Lavarello, il motorista un Rogers, il “prodiere” un Repetto!
Nel gruppo c'è un signore col “kilt”, calzettoni col fiocco, il pizzetto e gli occhiali, distinto, con la sua cintura di salvataggio di tipo pneumatico: è il signor Fleming, l'Amministratore di Tristan da Cunha!
Salgono a bordo dalla biscaglina sistemata al portellone di murata; c'è anche il medico, l'ufficiale postale, il cappellano anglicano, il maestro di scuola, il tesoriere.
Analizza la posizione dell'ancoraggio della Leonardo davanti a Edinburgh/Check the anchorage position of the Leonardo in front of Edinburgh
> ore 07:30 : vengono rifocillati, interrogati, fotografati: sono dignitosi nel comportamento, inizialmente un pò chiusi, quasi austeri. Si scusano per non aver portato a bordo una rappresentante femminile dell'isola, ma le condizioni meteorologiche non lo permettevano, anzi manifestano il desiderio di sollecitare al massimo le operazioni per poter riguadagnare terra prima che il tempo peggiori ulteriormente. Non hanno molto da offrire al di fuori di qualche cartolina illustrata, qualche busta filatelica e dei francobolli commemorativi che raccontano la loro storia; non hanno nulla da chiedere.
> ore 08:00 : i nostri ospiti diventano più flessibili, cordiali, qualcuno sorride rispondendo a tante domande. I crocieristi e tanti dell'equipaggio affollano il vestibolo “Leonardo”, assaltano il banco col tappeto verde predisposto per l'ufficio postale provvisorio, acquistano tanti francobolli perchè sono straordinari, perchè nel riquadro del cartiglio, sulla vignetta, sono raffigurate delle splendide navi antiche con tante vele, delle strane imbarcazioni, dei vapori moderni che alla maggior parte di loro però non dicono granchè.
Sono i bastimenti con i quali arrivarono i padri fondatori, le barche e le navi che salvarono gli isolani dal tremendo cataclisma del 1961 e quelle che li riportarono indietro dopo “la grande scelta”, aver deciso cioè di ritornare a Tristan e non accettare la vita sul continente. Sono raffigurate anche le navi che semplicemente visitarono l'isola: ognuna di loro è un caro ricordo.
> ore 09:00 : dopo non poche insistenze, riusciamo a sapere quello di cui hanno maggior bisogno: delle lame da bisturi per il dottore, delle candele per il sacerdote, dei giornali e riviste per il maestro, un pò di pittura, degli ami da pesca e dei limoni; aggiungiamo delle torte e dolciumi per i 49 bambini della scuola.
> ore 10:30, Pronti in Macchina, inizia la manovra di partenza :il loro cappellano rivolge attraverso l'altoparlante della nave un ringraziamento a nome di tutti ed un cordiale saluto ai passeggeri ed all'equipaggio. Molte strette di mano e poi scendono, o meglio saltano, non senza difficoltà nella loro imbarcazione attraccata sotto il portellone che, beccheggiando, si solleva e si abbassa sulle creste e nei cavi delle onde che passano sciacquando lungo la nostra murata.
Dal ponte di comando, li osserviamo attraverso i binocoli, con apprensione: serpeggiando come in uno slalom gigante, sotto la pioggia scrosciante e gli spruzzi di mare, arrivano all'imboccatura del minuscolo porticciolo, tagliato di recente nella roccia vulcanica. Attendono un istante, poi, sospinti dal delivio di un'onda spumeggiante, come un acquaplano di dimensioni titaniche, scompaiono entro i due bracci frangiflutti del molo, fatti con blocchi di lava.
L'isola non si è vista completamente, in tutta la maestosità del suo picco a 2000 metri di quota, quasi avesse voluto conservare la propria intimità sotto una coltre che l'avvolgeva fin quasi alle falde lambite dal mare, dai vapori e dalla pioggia. Mentre stiamo salpando, salutiamo con tre fischi lunghi; loro, laggiù, non possono risponderci semplicemente perchè non hanno nessun mezzo acustico adeguato.
> ore 11:00, Finito in Macchina: ci risponde in loro vece la montagna, con un'eco rimbalzata dalla parte di lava, ovattata da mille goccioline di pioggia, soffocata dal sibilo del vento.=
CLC - G.L. Cortassa – T/n Leonardo da Vinci, 1972
Il Comandante Cortassa consegna all'Ufficiale Postale di New York la posta timbrata a Tristan da Cunha al ritorno della crociera della Leonardo da Vinci il 23 Febbraio 1972/Capt. Cortassa hands over canceled mail from Tristan to the Officer of the NY post office on February 23, 1972