SOCIETA' CAPITANI E MACCHINISTI NAVALI - CAMOGLI

Le poesie

Liguria A tersa flotta Perchè una nave è chiamata "lei"

L I G U R I A (di Remo A. Borzini)


Basta un ciuffo di basilico
per darci dei capogiri di Liguria.
La nostra è fame saracena
più aspra di un sorso di mare.
E la sete è ancora quella degli arrembaggi
sa di bestemmia e di archibugio.


Basta un albero di fico
per fare ricca la nostra avarizia.
Bocca di forno è bocca di amore
ed il frantoio incrostato di vecchie sanse
è un lunario senza giorni.


Basta una sillaba di questo dialetto
per sentire in bocca il gusto di terra
che è terra eterna di tutto e di niente,
fossile e nuova, splendida e ladra,
cristiana e pagana
vera ed assurda.


Basta un' insegna di osteria
per farci giurare
che pane, mosciame e saliva
non sono un rancio corsaro
ma pranzo da re.


Basta tutto questo per noi
che uscendo dal vicolo di casa
ci sentiamo emigranti.  


A Tersa flotta (di Maria Gabriella Traverso) - Clicca sull'icona sottostante per leggerla


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